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Il 25 aprile, giorno dedicato ai marò. Un ossimoro di Mattarella

Pierangelo Buttafuoco
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dedica il 25 aprile, e non nel senso della fausta ricorrenza di San Marco, ai due marò – Salvatore Girone e Massimiliano La Torre – sotto processo in India.
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dedica il 25 aprile, e non nel senso della fausta ricorrenza di San Marco, ai due marò – Salvatore Girone e Massimiliano La Torre – sotto processo in India. La materia è delicata assai ma infliggere ai lagunari un simile sbaffo di retorica è ben più che un lapsus, è un ossimoro, insomma: un raddoppio di pena. Una cosa così può essere dedicata alle “due Simone”, all’epica di “Carlo Giuliani-ragazzo” o magari – e perché no? – alle recenti vicende di Gianluca Gemelli, l’ex compagno dell’incolpevole Federica Guidi, dedito alle sorti del porto di Augusta come un tempo, preparando la Resistenza, gli ammiragli felloni di Navi e Poltrone (di Antonio Trizzino, edizioni Longanesi; leggetelo, e santificate San Marco).
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