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Un Foglio Internazionale

Gli Stati Uniti visti dall’Africa

“America razzista? I neri vogliono venire qui a vivere e realizzarsi”. Scrive il Wall Street Journal

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Questo articolo è stato pubblicato su Un Foglio internazionale, l'inserto a cura di Giulio Meotti con le segnalazioni dalla stampa estera in edicola ogni lunedì

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Questo articolo è stato pubblicato su Un Foglio internazionale, l'inserto a cura di Giulio Meotti con le segnalazioni dalla stampa estera in edicola ogni lunedì

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"La sinistra continua a dire che l’America è un paese sistematicamente razzista”, scrive Dave Seminara sul Wall Street Journal: “Se così fosse perché tanti africani neri vogliono emigrare negli Stati Uniti? Il 4 settembre il dipartimento di stato ha pubblicato le statistiche della green-card lottery (con cui ogni anno vengono sorteggiate 50 mila persone che ottengono il visto per gli Stati Uniti, ndr). Questa è una stima accurata delle richieste di visto per l’America, dato che chiunque ha un diploma liceale o ha svolto un’esperienza lavorativa può fare domanda. Nell’anno fiscale 2020 il numero di candidati provenienti da 47 paesi subsahariani è stato pari a 9,2 milioni rispetto ai soli 2,8 milioni nell’anno fiscale 2011.

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I cittadini dei paesi che contano il maggior numero di immigrati – tra cui Brasile, Cina, India e Messico – non possono fare domanda. Solitamente i candidati fanno richiesta in autunno e ricevono il visto un anno dopo. Quindi i candidati del 2011 hanno inviato i moduli nell’autunno del 2009. La Nigeria, l’unico paese africano escluso dal programma, è stata eleggibile fino al 2015. Tra il 2010 e il 2016 una media di 14,9 milioni di cittadini stranieri si sono iscritti alla lotteria annuale. Dal 2017 al 2020 la cifra media è stata di 21,9 milioni all’anno. L’Amministrazione Trump, che ha già tentato di eliminare il programma, ha recentemente irrigidito i criteri di eleggibilità e a causa di ciò le richieste per l’anno fiscale 2021 sono calate a 11,8 milioni.

 

I vincitori della lotteria che non hanno ottenuto il visto a causa della moratoria di Trump a giugno hanno fatto ricorso. Un gruppo di nome African Communities Together ha anche fatto appello contro un nuovo requisito che prevede che i richiedenti abbiano un passaporto valido. La scadenza per inviare la propria candidatura per il programma del 2021 era lo scorso autunno. Quindi non c’è alcun legame tra il calo di richieste e le proteste razziali di quest’anno; la contrazione è probabilmente dovuta ai nuovi requisiti. Ovviamente la maggior parte degli aspiranti immigrati dall’Africa non crede alla tesi secondo cui l’America è un paese razzista. Perché dovrebbero?

 

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Gli immigrati africani hanno successo sotto vari punti di vista. Pew Research nota che questo gruppo ha una maggiore possibilità di conseguire una laurea universitaria rispetto agli americani. Uno studio della University of Kansas rivela che la loro partecipazione alla forza lavoro è pari al 73 per cento, di dieci punti superiore alla media nazionale. Sotto alcuni punti di vista, i nigeriani sono il gruppo di immigrati che hanno avuto maggiore successo. Il 59 per cento possiede una laurea universitaria, quasi il doppio rispetto al resto della popolazione. Nel 2018 il loro stipendio mediano era 7 mila dollari al di sopra della media nazionale. Se la sinistra davvero crede che l’America sia un luogo ostile e pericoloso per chi non è bianco, perché non riesce a convincere gli immigrati potenziali dall’Africa e altrove a non venire?”.

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