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Culle vuote

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Non penso l’eclissi di Dio sia uno dei motivi delle culle vuote. La Cina atea e comunista per decenni è cresciuta esponenzialmente. Più vicini a noi Francesi e Svedesi (autoctoni) hanno ripreso, dopo un ventennio di denatalità, a fare figli e questi non sono certo dei campioni di cristianità. In Italia uomini e donne diffidano l’uno dell’altra. S’è rotto qualcosa d’indecifrabile. Paure d’ogni tipo attanagliano chi è in età fertile. Esistono anche mini-problemi quali asili nido costosi o assenti, lavoro che manca e via di seguito. Anche se non è proprio vero del tutto. In Emilia c’è una denatalità spaventosa ma gli asili ci sono, anche se pieni di africani e asiatici. Ci si sposa meno, per paura dell’abbandono e si divorzia molto per incompatibilità. Maschi e femmine si combattono e le culle restano vuote. I figli non sono più una gioia, altrimenti le giovani generazioni li farebbero oltre ogni considerazione religiosa o sociologica, come accade da altre parti. Egoismo? Forse. In Israele la paura (non tutte le paure sono negative) di un oceano di musulmani che li circonda, li aiuta a fare figli. Da noi nemmeno l’invasione di etnie, religioni, culture diverse spesso incompatibili, ci spaventa e provoca una reazione. Suicidio assistito da governi ideologici e una religione orientata al terzo mondo? Anche questo aiuta, ma decidere per la vita è un fondamentale antropologico ben oltre diktat governativi o ateismo o teismo dichiarati. Denatalità suicide si sono già verificate nella storia e hanno visto scomparire quelle società. Forse è il nostro turno. La mia è un’analisi incompleta e superficiale, però attribuire ai canarini e ai cani in casa la colpa della denatalità è confondere l’effetto con la causa.
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