Il guaio dell’avvocato Angelino è che, da quando si è proclamato
difensore del ceto medio (mentre i suoi sodali di governo
“perfezionavano” la patrimoniale Tasi e “iperarmonizzavano” la
gabella sulla odiata rendita del risparmio), prenda un giorno le distanze
dal suo inventore, o lanci l’altro l’appello all’union sacré dei
moderati, nessuno comunque riesce più a prenderlo sul serio.