Può un prigioniero rallegrarsi perché la chiave della sua prigione è
passata nelle mani di un diverso carceriere designato per il turno di
guardia? Eppure tutti stanno a rallegrarsi per i risultati europei. Dal
principe di Salina abbiamo appreso che il governo del mondo è un costante
metapolitica di un potere che a "comun danno impera", così come la peste
per don Ferrante aveva una costante metafisica, le sigizie astrali, che
riflettono sulla tela della storia sempre le stesse posizioni. Credere che
dal 25 maggio le cose siano cambiate perché Renzi ha vinto significa -per
dirla con il Grande fiorentino- essere somigliante "a quell'inferma/ che non
può trovar posa in su le piume/ e con dar volta suo dolore scherma". La
sventura di quel Grande estinto e la fortuna del suo concittadino vivente
dice tutto sulla verità delle cose e sulla retribuzione che si riceve per
averla detta.