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"Ambrogio celebrato e rimosso"

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Bello l'editoriale su sant'Ambrogio e di riflesso sull'arcivescovo Tettamanzi. La critica è forte, ma espressa con stile. A mio parere, ha colto nel segno, nel senso di avere evidenziato quella che è la debolezza della proposta cristiana oggi, nel mondo, e quindi anche in Italia. La presenza fisica della croce, che noi cristiani non sappiamo sempre rendere visibile. Bene ha fatto l'estensore dell'articolo a richiamare grandi figure della chiesa come Lazzati e Papa Montini, aggiungerei anche altri personaggi importanti provenienti dal cattolicesimo lombardo, come Eugenio Corti e don Luigi Giussani, che si muovevano in tutt'altro modo rispetto alle posizioni dell'attuale arcivescovo di Milano.
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