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Suicidio stoico

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Onfray mostra di intendere il suicidio stoico quale atto di libertà. Nulla di più falso: il saggio stoico si caratterizza per essere obbiedente e sottomesso al Logos, o Necessità, o Fato. Il suicidio, mai autonomamente cercato, è dunque solo la forma estrema di adesione a quanto stabilito per lui dalla Norma suprena; non si dà contro, ma seguendo un ordine. Di fatto è, quindi, sempre subito, non scelto. E lo Stesso Seneca a Lucilio scrive che i suicidi che non seguono un simile ordine, non hanno altro, vano e disprezzabile, scopo che vincere la paura della morte con la scelta della morte.
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