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La libertà più apprezzata d’America

Redazione

E’ quella religiosa, ribadita da una sentenza 7-2 della Corte Suprema

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Dopo anni di sentenze e giurisprudenza, aborto e nozze gay sembrano “passate” definitivamente nella vastissima coscienza americana. La battaglia rimasta è sulla libertà religiosa. Ieri la Corte suprema ha confermato le regole dell’Amministrazione Trump che hanno esteso le esenzioni morali e religiose ai piani di assicurazione sanitaria forniti dal datore di lavoro e che coprivano il controllo delle nascite. La sentenza è arrivata con un sorprendente voto di 7-2, con il giudice capo John Roberts e i conservatori Clarence Thomas, Samuel Alito, Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh, ma anche i liberal Stephen Breyer ed Elena Kagan. Contrarie le altre due progressiste, Ruth Bader Ginsburg e Sonia Sotomayor.

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Dopo anni di sentenze e giurisprudenza, aborto e nozze gay sembrano “passate” definitivamente nella vastissima coscienza americana. La battaglia rimasta è sulla libertà religiosa. Ieri la Corte suprema ha confermato le regole dell’Amministrazione Trump che hanno esteso le esenzioni morali e religiose ai piani di assicurazione sanitaria forniti dal datore di lavoro e che coprivano il controllo delle nascite. La sentenza è arrivata con un sorprendente voto di 7-2, con il giudice capo John Roberts e i conservatori Clarence Thomas, Samuel Alito, Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh, ma anche i liberal Stephen Breyer ed Elena Kagan. Contrarie le altre due progressiste, Ruth Bader Ginsburg e Sonia Sotomayor.

 

I datori di lavoro dovrebbero essere in grado di negare la copertura contraccettiva alle donne dipendenti? Mentre le chiese erano esenti da tale obbligo, ci sono stati anni di battaglie legali sul fatto che altri datori di lavoro, compresi quelli con affiliazioni religiose, dovessero conformarsi. L’Amministrazione Trump nel 2018 aveva stabilito nuove regole che hanno ampliato le esenzioni per consentire a una serie di datori di lavoro che citano obiezioni religiose o morali di eliminare i contraccettivi senza prevedere una copertura alternativa, come voleva l’Amministrazione Obama. In gioco c’era la “libertà più apprezzata d’America”, come l’ha definita Benedetto XVI. Le alternative erano l’abiura della libertà di coscienza oppure andare incontro alle conseguenze legali di un rifiuto. Ciò avrebbe significato dire a un pezzo importante d’America che la “libertà più apprezzata” vale soltanto per il culto, non nella sua dimensione pubblica e sociale. Si trattava di stabilire il confine della manifestazione della coscienza religiosa. La Corte suprema la spinge oltre gli steccati del secolarismo restrittivo. Almeno per ora.

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