PUBBLICITÁ

Granmilano

Rapporto sulle due ruote. Industria, stili e il problema sicurezza: che non è solo auto

Daniele Bonecchi

La ricerca promossa dall'Osservatorio Focus2R e Legambiente conferma la crescita delle piste ciclabili e dello sharing, ma muoversi a Milano rimane un rebus. Resta il nodo degli incidenti: la regione ha approvato una nuova proposta di legge per rendere più stringente l'uso del monopattino

PUBBLICITÁ

Muoversi a Milano è un rebus. Sempre in vetta alla classifica delle città più inquinate, Milano (con l’amministrazione Sala) prosegue la sua crociata contro le auto, a suon di divieti e multe (in crescita del 40 per cento), con buona pace per gli impianti di riscaldamento che scaricano tonnellate di veleni nell’aria. Ma, nello spirito operoso e modernizzatore della città di Ambrogio, sempre più milanesi scelgono le due ruote. Non solo bici, ma scooter, monopattini e e-bike. Ancma (l’associazione delle industrie di settore), l’Osservatorio Focus2R e Legambiente hanno promosso una ricerca sulle due ruote in città che ha visto primeggiare il capoluogo lombardo rispetto alle altre italiane. Non solo le piste ciclabili crescono, facendo incazzare però i commercianti di corso Buenos Aires, ma anche lo sharing a Milano ha fatto boom, con 4 milioni di prelievi. Il fatturato nazionale del noleggio raggiunge i 130 milioni, raddoppiando quello degli anni precedenti e la flotta dello sharing è così composta: quasi 90 mila veicoli, ripartiti tra monopattini (51 per cento), bici (31), scooter (10) e auto (7) e i veicoli elettici passano dal 63 al 77 nell’ultimo anno.

 

Il Rapporto sulla Sharing Mobility prevede una crescita del 113 per cento a Milano. E l’Italia sale in sella, le difficoltà globali di approvvigionamento e i ritardi nelle consegne, che interessano la filiera del pedale negli ultimi anni, non frenano il desiderio di bici. Siamo a quota 2 milioni di pezzi venduti l’anno nel paese, stima Ancma e solo a Milano e provincia si parla di oltre 600 mila biciclette in 12 mesi. Le stime annuali diffuse da Confindustria ANCMA (Associazione Ciclo Motociclo Accessori) descrivono un mercato nazionale in salute. Sotto la voce produzione si distingue il segmento eBike, che da solo cresce del 25 per cento, mentre la bici tradizionale registra un + 5 per cento sul 2020 e oltre 2,9 milioni di pezzi prodotti. Positivi, con aumenti a doppia cifra, anche i dati che riguardano l’export di biciclette (+21 per cento) e quello delle eBike (+56) tendenze che consolidano la tradizionale eccellenza produttiva italiana.

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Si consolida dunque il protagonismo della bicicletta come strumento di mobilità, in particolare a Milano, dove circolare in auto è sempre più caro e difficile. Resta il nodo della sicurezza, al centro dell’attenzione pubblica. Proprio ieri una donna di 38 anni è stata investita all’angolo con piazzale Loreto, a Milano, da un tir. Era in sella alla sua bici e stava attraversando la piazza, quando è stata travolta. Ma, sul fronte della mobilità “smart”, è diventato più acuto col dilagare dei monopattini selvaggi: problema non percepito come una priorità negli strumenti di pianificazione dei comuni per il 39 per  ento delle città interessate dallo studio Ancma. Si punta sempre il dito sugli automobilisti, invece anche lì si annida un nemico seriale del codice della strada e della creanza. Il governo Draghi ci aveva messo una pezza, con la riduzione della velocità massima da 25 a 20 km/h e l’obbligo di un giubbotto catarinfrangente mezz’ora dopo il tramonto o in condizioni di scarsa visibilità. Dal primo luglio del 2022 i nuovi modelli devono essere dotati di indicatori di direzione e di freni su entrambe le ruote.

 

Ma la Regione Lombardia ha approvato in zona Cesarini una nuova proposta di legge che sarà sottoposta al Parlamento italiano, che punta a rendere più stringente l’utilizzo del monopattino. Troppi gli incidenti stradali su due ruote. Il Centro specialistico traumatologico Ortopedico del Gaetano Pini ha condotto uno studio sull’incidenza dei traumi da monopattini nel capoluogo lombardo, partendo dal numero di accessi complessivi al Pronto soccorso. Lo studio è stato coordinato dal professor Pietro Randelli, ordinario di Ortopedia e Traumatologia all’Università degli Studi di Milano e direttore della scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università degli Studi di Milano. “Il monopattino elettrico costituisce uno strumento strategico per la mobilità nelle nostre città, ma i traumi legati all’uso sono aumentati in numero crescente in tutte le casistiche internazionali”, dice Randelli. “Nel nostro studio rappresentano il 14,3 per cento dei traumi su due ruote”, sottolinea. Nel semestre considerato gli accessi totali al Pronto Soccorso sono stati 28.169 e i traumi da mezzo a due ruote (biciclette, moto, scooter e monopattini) sono stati 1.955.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ