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Gran Milano

Galdus e i suoi gioielli, una scuola orafa per ragazze ucraine

Daniele Bonecchi

Il centro di formaizone professionale diretto da Diego Montrone aiuta nella formazione i profughi in fuga dall'invasione di Putin. Le storie di Dasha, Solonia e Olean

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Dasha è l’immagine dell’ottimismo, nonostante abbia ancora nelle orecchie le sirene antiaeree di Leopoli. Sorriso intelligente, colori tra i capelli, voglia di fare coi suoi 19 anni, assieme ad altre due ragazze ucraine (Solonia e Olena) è approdata nel centro di formazione Galdus di Milano. “Ho trovato accoglienza e strutture moderne per imparare l’arte orafa e insegnanti molto disponibili”. Fatto non trascurabile, “nei laboratori di Galdus le materie prime come l’argento sono a nostra disposizione, mentre in Ucraina dovevano essere acquistate dalle famiglie”. Ha lasciato a casa mamma, papà e un fratello, “ora impegnati nel volontariato, perché la gran parte delle attività è ferma. Loro danno una mano a chi ha perso la casa e cerca rifugio in Bulgaria”.

 

“Prima della guerra – prosegue Dasha – stavo facendo tirocinio in un’azienda di gioielleria, anche per trovare rapidamente un lavoro. Il mio futuro, per quello che posso immaginare ora, è terminare gli studi qui dagli amici di Galdus per tornare poi in Ucraina a lavorare”. La voce tradisce un po’ di emozione quando Dasha ricorda Petrò, il suo micio, rimasto là, ma recupera il buon umore quando le chiedono un parere sulla Kalush Orchestra, il gruppo musicale che ha vinto l’Eurovision. “Non è tra i miei preferiti, amo tutt’altro tipo di musica, però…”.

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Solonia (18 anni) come Dasha vive a Leopoli: “Qui mi trovo bene, anche se la scuola di oreficeria che frequentavo a Leopoli è tra le migliori al mondo. Appena possibile conto di tornare a casa”. Olena (17 anni), che vive a Rivne, trecento chilometri da Leopoli, dove la guerra guerreggiata non è ancora arrivata, dice invece: “Non sono sicura di voler tornare subito a casa, la situazione è precaria e pensare al proprio futuro mentre volano i missili non è la cosa più facile”. Queste ragazze cresciute troppo in fretta – per le quali Pomellato ha offerto una borsa di studio – guardano avanti con determinazione. Qui, nei laboratori di Galdus la guerra sembra lontana.

 

Diego Montrone dirige Galdus, un centro di formazione professionale che costituisce una eccellenza tra le scuole milanesi, realizzato in collaborazione con le aziende: 2.000 giovani (il 10 per cento dei quali assunti prima di conseguire il diploma), 3.000 studenti adulti, 2.000 alunni in formazione continua, tre sportelli lavoro per il collocamento. “L’obiettivo che ci siamo dati con queste tre missioni in Ucraina è affermare che, anche in situazioni difficilissime, si possono costruire delle risposte. Per far crescere l’idea che vale impegnarsi anche per obiettivi difficili. Abbiamo fatto partire una raccolta di beni di prima necessità. I nostri ragazzi – prosegue Montrone – si sono dati da fare e hanno raccolto ogni genere di prodotti, dai farmaci al cibo, portando gli aiuti direttamente in Ucraina. A Leopoli abbiamo trovato una situazione davvero difficile e ci è stato chiesto, al ritorno, di ospitare in Italia alcune persone in grave difficoltà. E’ così che abbiamo conosciuto Dasha, Solonia e Olena che volevano proseguire gli studi in Italia. Abbiamo proposto alle tre ragazze la nostra scuola di formazione per orafi”. Dasha, Solonia e Olena potranno scegliere il loro destino, liberamente. Ciò per cui sta lottando un intero paese.

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