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GranMilano

Ma Gallera e Mazzoleni, di preciso, che facevano?

Maurizio Crippa

A volte le parole ex post particolarmente inappropriate meritano di mettere un punto

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Non è il nostro gioco preferito misurare le persone col metro delle loro dichiarazioni, per quanto criticabili possono essere. Preferiamo le idee. Però a volte le parole ex post particolarmente inappropriate meritano di mettere un punto. Giulio Gallera e Mario Mazzoleni, economista docente ed ex membro del cda di Aria (quota Pd). Gallera, defenestrato (da Salvini) a dicembre si è ringalluzzito: “Io non ho nulla da rimproverarmi… l’unico problema oggettivo è stato quello dei vaccini anti influenzali”, ha detto. La colpa è di Aria, “questa società fortemente sostenuta dall’assessore Caparini e dalla Lega”. Che non abbia proprio nulla da rimproverarsi, è un’esagerazione. Ma qui ci limitiamo a rimproverargli di parlare adesso: “Io me ne stavo zitto, il mio stile è risolvere i problemi senza metterli in piazza”. Perché non alzò la voce quando era in carica?

La politica, ovviamente. Ma adesso il suo maramaldeggiare è persino senza utilità politica: la Lega sta ancora lì. Mazzoleni invece ha dichiarato che Fontana, Bertolaso e Moratti sapevano da febbraio che il portale di Aria non poteva funzionare, ma hanno scelto di usarlo. Però Aria ha accettato l’incarico, buttato soldi e fatto il disastro. Perché il cda ha taciuto?, gli chiedono. “Sentivamo il fiato sul collo di Bertolaso e Caparini. Il nostro errore è stato di non aver parlato prima”. Appunto. Che se ne fanno i cittadini di un professore messo in un cda pubblico, se si limita a fare lo struzzo? Avrebbe potuto dimettersi prima. Aria non funzionava, lui era nel cda dal febbraio 2020: di preciso, di che si è occupato?

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