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GranMilano

I passi concreti e solidali di Fondazione Welfare Ambrosiano

Daniele Bonecchi

Un unicum in Italia per il microcredito, in grado di garantire una governance corale, coi corpi intermedi, i sindacati, la Camera di commercio. Oggi supporta i milanesi con l'iniziativa “Credito Solidale 2.0”

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Covid è una brutta bestia, anche quando non entra in famiglia può mettere in ginocchio un’attività o incidere pesantemente sulla vita di una persona e sul suo lavoro. “Noi – spiega Sergio Girgenti, vicepresidente (pro tempore) della Fondazione Welfare Ambrosiano, ci siamo dati l’obiettivo di aiutare le famiglie e i lavoratori dell’area metropolitana milanese che hanno – causa pandemia – temporaneamente una riduzione del reddito. Si tratta della zona grigia, al di fuori di chi chiede un sussidio di povertà, delle persone in difficoltà. Sussidiarietà attiva, che consente alle persone di superare una fase difficile”.

 

La Fondazione è nata sotto l’amministrazione di Letizia Moratti, dopo la crisi del 2008, con l’idea di aiutare il ceto medio in difficoltà. “Allora come oggi – prosegue Girgenti – l’intervento tipo riguarda il microcredito: piccoli prestiti a chi deve sopperire, con la Fondazione come garante, erogati dagli istituti di credito di riferimento. Sono molte e sono destinate a crescere, nella fase post Covid, le partite Iva e gli operatori nel lavoro autonomo, le piccole imprese, che ci chiedono aiuto e noi proponiamo loro mentoring e tutoraggio, per uscire dalla crisi. Dopo l’anno della pandemia vorremmo rilanciare il credito solidale”.

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La Fondazione è un unicum in Italia per il microcredito ed è in grado di garantire una governance corale, coi corpi intermedi, i sindacati, la Camera di commercio: è una eccellenza del welfare. Anche perché Milano è sempre più attenta a sostenere i suoi cittadini colpiti dalle ricadute economiche della pandemia. “Credito Solidale 2.0” è una iniziativa rinnovata, di Fondazione Welfare Ambrosiano, che – grazie anche al sostegno di J.P. Morgan – consente ai milanesi di accadere a un credito a costo zero, sino ad un massimo di 10 mila euro, per far fronte alle spese primarie: affitto, spese condominiali, spese sanitarie, rate dell’asilo nido, mensa scolastica dei figli. Il presidente della Fondazione per statuto è il sindaco di Milano, Beppe Sala. Svolgono un ruolo attivo, come già ricordato, la Camera di commercio e i sindacati.

 

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“La crescita di un territorio comprende necessariamente un corretto bilanciamento tra attività produttiva e benessere sociale, un obiettivo che la nostra iniziativa intende favorire” spiega Massimo Ferlini, della Camera di comercio di Milano. “La pandemia ha colpito duramente il milanese, oltre che sul piano sanitario, su quello economico e sociale. In questi anni, segnati dalla crisi, la Fondazione Welfare Ambrosiano è intervenuta con misure specifiche per offrire un aiuto concreto alle famiglie che stavano attraversando un momento complicato. E lo fa anche questa volta con l’iniziativa del Credito solidale 2.0, uno strumento che non può essere considerato risolutivo, ma che, siamo certi, contribuirà a dare sollievo e speranza a tante persone. È un segno di attenzione, una spinta per ripartire verso tempi migliori. Cgil, Cisl e Uil credono molto nella Fondazione, di cui sono cofondatori, un progetto che rappresenta bene lo spirito ambrosiano, fatto di pragmatismo, creatività, collaborazione, impegno per il bene collettivo” hanno spiegato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Milano Massimo Bonini, Carlo Gerla, Danilo Margaritella. Un bell’esempio della Milano operosa e generosa.

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