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GranMilano

Fiera Milano, arriva il Piano 2025 per diventare “phygital”

Daniele Bonecchi

Un progetto di sviluppo focalizzato su quattro direttrici strategiche, per diventare un primario hub europeo con una presenza internazionale

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È uno dei grandi player dell’economia lombarda, anzi “uno sviluppatore di politiche industriali”, anche se un anno di lockdown ha colpito duro proprio il suo settore. Però Fiera Milano spa guarda lontano e col Piano Strategico appena presentato punta al 2025, con un rinnovato modello di business basato su un’avanzata piattaforma di servizi integrati in grado di offrire una innovativa customer experience “phygital”. Al comando delle operazioni c’è ora Luca Palermo, nuovo ad nonché dg di Fiera Milano spa, che presentando il piano che dovrà risollevare, e trasformare, il comparto fieristico milanese spiega: “Con CONN.E.C.T. 2025 ci proponiamo come hub europeo in grado di offrire un network globale e un ‘one-stop-shop’ focalizzato sui servizi a valore aggiunto che costituiscono un elemento indispensabile per organizzatori, espositori e visitatori”.

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È uno dei grandi player dell’economia lombarda, anzi “uno sviluppatore di politiche industriali”, anche se un anno di lockdown ha colpito duro proprio il suo settore. Però Fiera Milano spa guarda lontano e col Piano Strategico appena presentato punta al 2025, con un rinnovato modello di business basato su un’avanzata piattaforma di servizi integrati in grado di offrire una innovativa customer experience “phygital”. Al comando delle operazioni c’è ora Luca Palermo, nuovo ad nonché dg di Fiera Milano spa, che presentando il piano che dovrà risollevare, e trasformare, il comparto fieristico milanese spiega: “Con CONN.E.C.T. 2025 ci proponiamo come hub europeo in grado di offrire un network globale e un ‘one-stop-shop’ focalizzato sui servizi a valore aggiunto che costituiscono un elemento indispensabile per organizzatori, espositori e visitatori”.

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Nella speranza che il vaccino faccia la sua parte e apra le porte dei padiglioni di Rho-Pero alle folle di operatori e visitatori visti in passato. “Passiamo da un modello di business che si basava principalmente sugli eventi fisici ad un modello ibrido, nel quale i servizi fisici saranno affiancati ed arricchiti da innovativi servizi digitali che miglioreranno la customer experience. Lavoreremo per rafforzare la dimensione internazionale del Gruppo e per arricchire il portafoglio delle manifestazioni dirette e ospitate, facendo leva sull’attrattività di Milano e garantendo un alto livello di sicurezza e qualità dei nostri quartieri espositivi sempre più digitali e sostenibili, grazie anche al supporto degli investimenti di Fondazione Fiera Milano”. Ovviamente sperando che l’attrattività di Milano torni davvero ai livelli di prima. “Fiera Milano guarda con fiducia alla ripartenza del settore”, insiste Palermo. Anche se, fino a settembre, sarà difficile prevedere grandi eventi sul campo.

  

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Fiera Milano non abbassa la guardia, anzi, l’attività di sviluppo è focalizzata su quattro direttrici strategiche per diventare un primario hub europeo con una presenza internazionale, eccole: una offerta complementare e sinergica di servizi tradizionali e digitali attraverso un’esperienza ‘phygital’ e lo sviluppo di un hub informativo permanente a supporto delle community di filiera; il rafforzamento del portafoglio manifestazioni proprietarie e ospitate; il consolidamento della leadership nel settore dei congressi; l’attrattività e la sicurezza dei quartieri fieristico e congressuale (requisito indispensabile). Impegnativi gli obiettivi finanziari.

  

Il 2020 ha visto, causa pandemia, un crollo delle entrate del l’80 per cento ma i ricavi sono stati pari a 74 milioni di euro, Ebitda di 10,4 milioni di euro e indebitamento finanziario netto di 24 milioni di euro. Nel 2025 il fatturato atteso – compreso in un range fra 290 e 310 milioni di euro ed un Ebitda compreso in un range fra 110 e 120 milioni di euro – è superiore ai livelli del 2019, nonostante una contrazione degli spazi espositivi (-12 per cento) rispetto al 2019. Nel periodo preso in esame sono programmati investimenti per 115-125 milioni di euro, di cui 90-100 milioni preventivati da Fondazione Fiera Milano, destinati a migliorare l’attrattività e la sicurezza.

  

Per sostenere la riconversione Fiera Milano spa si gioverà di un prestito di 20 milioni ottenuto da Cassa depositi e prestiti della durata di 5 anni. “Siamo pronti ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro”, spiega con una vena di ottimismo il capo degli industriali italiani nonché presidente di Fiera Milano. “Il Gruppo si conferma una solida piattaforma di internazionalizzazione e di politica industriale. Il ruolo di Fiera Milano resta quello di generare valore per le imprese, per l’occupazione e per il territorio”, ha concluso Carlo Bonomi, che di Fiera Milano è presidente.

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