La politica (romana) annaspa, le regioni (del nord) annaspano ma anche l’ex “modello Milano” non sta tanto bene. “Niente sarà più come prima” resta uno slogan, se non si mette mano a idee nuove, diverse, del territorio, delle sue linee di sviluppo future, delle sue reti, della sua architettura di governo locale (ma non più localistico). C’è gran dibattito sui “nuovi borghi” (presunti) e sulla città policentrica – che sta già nascendo, spinta dallo smart working e dalle forme di distanziamento. Nessun settore e nessun pensiero richiede un cambiamento radicale come quello della città. A partire da Milano con il modello fino a ieri vincente della nuova skyline, dei grandi spazi commerciali ed uffici. C’è una Grande Milano che deve cambiare rotta, c’è un territorio che arriva fino a Genova e Torino (per limitarsi l’ex “triangolo”) che va messo in rete con modi nuovi. A partire non “dal basso”, espressione generica, ma dall’elemento “civico”.

Ripensare il sistema delle reti urbane, dai trasporti alla logistica, e ripensare il modello della Cura, favorire un decentramento che possa però decidere, e una nuova architettura di potere civico, di agenzie in grado di scegliere e coordinare. Sono temi cari non da oggi al pensiero di Piero Bassetti, e che sostanziano il lavoro di Alleanza civica del nord, realtà trasversale che da due anni, con il coordinamento di Franco D’Alfonso, prova a mettere in comune valori e le best practices legate ai temi dei territori. Sabato 30, Bassetti interverrà a una due giorni di lavoro (si inizia venerdì) per rilanciare questi temi, di cui anche GranMilano si è spesso occupata. Il “Non-Congresso” sarà ovviamente online su piattaforma Zoom e sarà trasmesso in diretta da Radio Radicale. Interventi, dibattiti, tavole rotonde. Sabato 30, Bassetti interverrà a una due giorni di lavoro (si inizia venerdì) per rilanciare questi temi, di cui anche GranMilano si è spesso occupata. Il “Non-Congresso” sarà ovviamente online su piattaforma Zoom e sarà trasmesso in diretta da Radio Radicale. Tra i molti interventi: Bentivogli, Calenda, Pisapia, Rosato, Della Vedova, l’assessore Maran, il sindaco di Genova Bucci, il rettore del Politecnico di Torino Saracco.