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GranMilano

I bisogni dello sport e i soldi della Lombardia

Paola Bulbarelli

Non c’è solo la Serie A (pure quella in crisi), anche il resto dello sport ha una sua economia. In Lombardia oltre 9 milioni di euro destinati alla messa a norma dei centri sportivi: "Per i comuni un'opportunità per migliorare la qualità della vita dei cittadini"

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Ragione hanno ragione. Prima impianti chiusi con l’arrivo del virus, poi i costosi adeguamenti per permettere alle persone di ritornare a quelle attività che fanno rima con salute e qualità della vita. E ora, con le nuove disposizioni, di nuovo giù la claire, come si dice a Milano. Lo ha detto a gran voce tutto il mondo dello sport, dai gestori di palestre e piscine, personal trainer, frequentatori e appassionati. E anche cantato in musica sotto la Madonnina con una sessione di allenamento, per spiegare: “Siamo anche senza ammortizzatori sociali”. Non a caso è previsto un webinar, il 26 novembre, organizzato da Anci in collaborazione con Regione e Coni Lombardia dal titolo: “Gestione degli impianti sportivi: quale futuro?”.

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Ragione hanno ragione. Prima impianti chiusi con l’arrivo del virus, poi i costosi adeguamenti per permettere alle persone di ritornare a quelle attività che fanno rima con salute e qualità della vita. E ora, con le nuove disposizioni, di nuovo giù la claire, come si dice a Milano. Lo ha detto a gran voce tutto il mondo dello sport, dai gestori di palestre e piscine, personal trainer, frequentatori e appassionati. E anche cantato in musica sotto la Madonnina con una sessione di allenamento, per spiegare: “Siamo anche senza ammortizzatori sociali”. Non a caso è previsto un webinar, il 26 novembre, organizzato da Anci in collaborazione con Regione e Coni Lombardia dal titolo: “Gestione degli impianti sportivi: quale futuro?”.

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Perché bisogna capire, e spiegare, che non esiste soltanto la Serie A (pure quella in crisi), e che anche il resto dello sport ha una sua economia. Che vale. A dire il vero, la Regione, la sua parte la sta facendo. Ha deciso di rigonfiare i palloni, di incordare le racchette da tennis, di oliare le ruote degli schettini, di lucidare i ferri da golf e via dicendo fino a occuparsi di tutte le discipline sportive. E lo fa con 9,5 milioni di euro a fondo perduto destinati alla messa a norma di molti centri sportivi lombardi. Sono ben 88 i progetti finanziati con il bando regionale dedicato alla riqualificazione e l’adeguamento degli impianti.

 

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“Lo sport ha subìto un duro colpo dall’emergenza sanitaria. Anche per questo motivo – ha spiegato l’assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, Martina Cambiaghi – abbiamo aumentato le risorse passando da 7,5 milioni di euro agli attuali 9,5. Il nostro obiettivo era, infatti, dare una iniezione di vitalità per rilanciare tutto il settore anche se l’attuale fase di criticità limita l’attività agonistica e dilettantistica. Questo è solo il primo passo per poter mettere in campo anche nei prossimi anni importanti strumenti di aiuto diretto ai Comuni e alle realtà sportive”.  Il bando 2020 ha introdotto delle novità, soprattutto per i beneficiari, aperto non solo ai Comuni ma a tutti gli enti pubblici, proprietari e gestori di impianti.

 

A questi si aggiungono poi i soggetti privati concessionari di impianti che nel loro statuto hanno finalità sportive, ricreative e motorie. La prima linea di finanziamento è stata dedicata all’emergenza: due società sportive (una dilettantistica e una polisportiva) e il Comune di Zogno. La seconda vede invece altri 85 progetti finanziati, di cui 15 sono di società sportive e 70 delle amministrazioni comunali. È sempre valido il criterio della base provinciale ripartita in base al numero degli abitanti. “Questo bando vuole essere cioè un momento di ripartenza per continuare a essere un riferimento del settore sportivo. L’obiettivo è tornare a essere la regione più sportiva d’Europa”.

 

Il bando 2020 ha riscosso un importante successo di partecipazione. “Mai avevamo avuto tanto interesse da parte dei Comuni che hanno visto in questo bando un’importante opportunità per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. Così, ad esempio, a Brescia arriveranno quasi 1,3 milioni di euro per 11 progetti, a Monza e Brianza circa un milione per 7 progetti, a Milano 2 milioni e 300 mila euro per 20 progetti e così via.

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È l’investimento più importante, mai con queste cifre. Le richieste totali ammontano a circa 19 milioni, in base alle domande arrivate. L’impegno che ci siamo presi, senza dubbio ambizioso, è quello di scorrere tutte le domande per esaurire la graduatoria. A dicembre abbiamo l’approvazione del bilancio e sapremo quante risorse libere avremo da destinare ulteriormente a questo bando”. Ma per la Regione non finisce lì. Con il bando Innevamento sono stati assegnati 1 milione e 400 mila euro per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente. Si può iniziare a sciolinare gli sci.

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