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Il Figlio

I tormenti per le figlie in un mondo per gli uomini, ma la capitale dell'Olanda? Londra

La lettera

Annalena Benini

Forse penso che per i maschi sarà più facile e mia figlia si deve impegnare dieci volte di più. Sono confusa e come te invoco Jo di Piccole Donne 

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Cara Annalena, sulle figlie femmine la penso come te, con quel racconto che hai fatto di te alle prese con tua figlia, che del figlio maschio pensi solo: amore, e sorridi e sei tranquilla, e con la femmina ti fai tutte le domande del mondo e litighi e ti tormenti e la tormenti. Mia figlia ha sei anni e io già tremo per il suo futuro se non scrive dentro i quadretti del quaderno a quadretti, mio figlio fa la seconda media e mi ha detto che la capitale dell’Olanda è Londra e io ho riso di gusto. Penso che tanto c’è tempo, o forse penso che tanto per i maschi sarà più facile e mia figlia si deve impegnare dieci volte di più? Sono un po’ confusa, e come te invoco Jo di Piccole Donne: cosa c’è che non va in me? E se invece fosse il mondo fatto per gli uomini il problema? Grazie di farmi sentire meno sola.

 

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Cara Luciana, l’altra sera ho rivisto il nuovo “Piccole donne”, il film di Greta Gerwig, a casa con tutta la famiglia. Io in lacrime solo un po’ meno della prima volta, mia figlia innamorata di tutti e due, Timothée Chalamet  e Louis Garrel (“che fico”, “pazzesco”, “lo amo”, “oddio”),  mio figlio ha detto solo: che noia queste ragazze, litigano, si sposano o muoiono soltanto, perché non guardiamo almeno Lupin?, e io ho pensato che ho ragione, a non tormentarmi per lui.

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