Il Foglio Review

La copertina del Foglio Review raccontata dall'illustratrice che l'ha disegnata

Gaia Montanaro

"Ho provato a stemperare il dramma descrivendo un momento di pausa apparente. In sottofondo, alla radio, le notizie sulla guerra in Ucraina. Non è stato facile, ci sono stati momenti di ansia e persino lacrime", dice Barbara Baldi. La sua illustrazione è in edicola da sabato 30 aprile sulla prima pagine del nostro magazine

Barbara Baldi sa tenere insieme con le sue illustrazioni le realtà più contrastanti. Le sue immagini sono liriche e materiche allo stesso tempo, raccontano di ciò che c’è e di quello che sta per arrivare. Come la sposa, in copertina del nuovo numero del Foglio Review. Dal suo sguardo siamo chiamati in causa, dal ramo di ciliegio in fiore che stringe tra le mani ci è promessa una nuova primavera.

  

Abbiamo chiesto a Barbara Baldi di raccontarci dell’illustrazione per la Review di sabato 30 aprile e di cosa sta dietro agli occhi della sua sposa. 

  

Qual è stato il processo creativo che l’ha portata a illustrare la cover del Foglio Review, “La sposa”?

Ho iniziato raccogliendo più materiale possibile sugli ambienti e sul personaggio, tramite fotografie di guerra. A volte è stato difficile per me osservare immagini così forti e spaventose e per questo ho voluto rendere la situazione meno pesante, stemperare un contesto così drammatico descrivendo un momento di pausa apparente. In sottofondo, le notizie sulla situazione in Ucraina alla radio hanno contribuito a dare maggiore spessore drammatico al mio lavoro. Non è stato facile, ci sono stati momenti di ansia e persino lacrime.

   

Dato anche il suo lavoro nell’ambito della graphic novel, si è immaginata un prima e un dopo di questa immagine, una storia che sta dietro a questa sposa/soldato?

La ragazza molto probabilmente è riuscita a entrare nella propria casa diroccata per recuperare il velo e strappare qualche rametto di ciliegio in fiore. È primavera, nonostante tutto, e la natura regala sempre qualcosa di bellissimo. La natura non conosce la guerra. Ora la sposa cammina tra le macerie per raggiungere il proprio amore, nonostante il fucile, la divisa militare e ciò che è obbligata a fare per sopravvivere. Dovrà fare in fretta e sperare che vada tutto bene.

   

La ragazza in copertina, in mezzo alle macerie e al vento che muove polvere e porta insieme la primavera, guarda verso di noi. Ci interpella in qualche modo?

Ci sta dicendo: “Ricordati di me che, nonostante tutto, cerco di avere la forza di andare avanti e di amare”.

     

Nei suoi lavori si trova più spesso a partire dall’immagine o dalla storia in sé?

Nell’illustrazione, parole e disegni spesso si fondono insieme. Io utilizzo lo sguardo dei personaggi per poter parlare e dire qualcosa a chi guarda. Non c’è molto testo scritto nei miei fumetti, per poter dare maggiore spazio alle immagini e all’immaginazione, in questo modo i racconti prendono molte più sfaccettature e si amplificano. Fa quasi tutto il lettore: osserva, immagina e se la racconta da solo. È un gioco che amo molto fare ed è in qualche modo una cifra del mio modo di disegnare.

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