festa dell'ottimismo

De Luca: "Hamas va distrutta. Pd partito di cafoni e presuntuosi"

Il presidente della regione Campania intervistato all'evento del Foglio dice la sua sulla guerra in Medio oriente. E non la manda a dire ai dem: "Mi hanno spesso rotto le scatole. Dire no al terzo mandato significa tradire la volontà dei cittadini"

"Sulla guerra in medio oriente abbiamo bisogno di un insieme di realismo e di ragione: siamo di fronte a un atto di barbarie compiuto dai terroristi di Hamas, un atto che viola regole di umanità e convivenza civile. Di fronte a un atto come questo c'è bisogno di una risposta dura: Israele ha diritto a difendersi e ha diritto a distruggere Hamas. Punto", dice Vincenzo De Luca intervistato alla settima edizione della Festa dell'Ottimismo de Il Foglio. Il presidente della regione Campania ha commentato così l'attacco senza precedenti contro Israele. "Abbiamo bisogno anche di ragione - continua De Luca - in quanto dobbiamo sia salvare gli ostaggi, sia aprire corridoi umanitari per la popolazione civile di Gaza. Non possiamo aggiungere orrore a orrore". 

 

Il governatore ha anche parlato del suo nuovo libro – "Nonostante il Pd" – che uscirà tra una decina di giorni. "Io milito in un partito che mi ha rotto sempre le scatole e mi ritrovo in una situazione paradossale: ho ricevuto rispetto dai miei avversari, mentre nel Pd ho trovato una grande concentrazioni di cafoni, maleducati e presuntuosi. Ho detto semplicemente questo". Al di là del Pd, De Luca spiega di aver proposto una grande "piattaforma politico-ideale" per affrontare "le grandi questioni e i grandi problemi che attanagliano il nostro paese. C'è però bisogno di un programma e al momento non lo vedo". 

 

Sul terzo mandato come presidente della Campania, De Luca giudica la polemica come uno "dei parametri della stupidità che io denuncio del Pd". "Sono l'esponente del Pd più votato in Italia, con oltre il settanta per cento di preferenze. Per vincere con questi numeri i voti li devi conquistare. Mi ritrovo con esponenti del partito che non hanno rapporti con i territori". C'è un paradosso in Italia, secondo lui, in quanto "ora Zaia sta facendo il terzo mandato nella pace del signore, ma se lo fa De Luca in Campania non va bene. Dire 'no' al terzo mandato significa dire 'no' al diritto dei cittadini di scegliere da chi diavolo essere governati. Quando si parla di De Luca il terzo mandato non c'entra nulla, la verità è che hanno paura di un uomo libero che non ha né padroni e né padrini". 

 

Sul governo, il presidente De Luca spiega come sia "malato di 'annuncite'": "Trovo ogni mese annunci da parte dell'esecutivo a cui non segue niente, come con l'aumento dei prezzi. Il governo sta dicendo l'esatto contrario di quello che ha detto all'opposizione". "Abbiamo — continua — una parte dell'opinione pubblica che fa contemporaneamente l'elogio della coerenza e dell'incoerenza. Ha vinto all'opposizione perché è stata coerente, ma ora sta facendo il contrario di quanto diceva all'opposizione: non puoi dire che fai il blocco navale e poi fai la 'compagna di merenda di Von den Leyen'. Mi aspettavo da un governo di destra una cosa che caratterizza la destra europea: la sburocratizzazione, ad esempio".