Festa dell'Ottimismo

Carfagna: "C'è un'eredità che non si tramanda: è la reputazione di Draghi"

La ex ministra del Sud si pronuncia sul suo ex ministero, sul futuro del centrodestra di governo di cui per anni ha fatto parte e sulle azioni del Pd, potenziale alleato

Redazione

"La notizia di queste ore è sicuramente che Giorgia Meloni è la prima premier donna". Mara Carfagna, già ministra per il Sud e per la Coesione territoriale interviene collegata alla Festa dell'Ottimismo del Foglio, intervistata da Marianna Rizzini. L'onorevole critica lo spacchettamento del suo ministero, ora diviso tra Nello Musumeci, ministro del Sud e del Mare del governo Meloni e Raffaele Fitto, agli Affari europei e Pnrr: "La delega alle politiche di coesione era fondamentale perché permetteva di avere sotto mano anche il Pnrr. Ora, Nello Musumeci si troverà ad avere un ministero che è un guscio vuoto".

 

Questo è uno dei cambiamenti dall'esecutivo Draghi, e per la ex ministra sarà necessario rispettare due importanti conquiste della scorsa legislature: il Pnrr già avviato, impostato e solido e l'accordo sul prezzo del gas, "il cui solo annuncio ha gelato l'impennata dei prezzi". Ma, dichiara, "c'è un'eredità che non è tramandabile e riguarda la reputazione del premier Mario Draghi".

 

Mara Carfagna chiude commentando il quadro politico di oggi. Sul centrodestra di governo e sulla sua scelta di passare in Azione, dice: "Ho trovato una famiglia politica. Forza Italia ha perso la sua natura, i suoi valori" e, riferendosi alla formazione del nuovo esecutivo aggiunge che si è ridotto tutto "a una guerra tra bande". Mentre sui potenziali alleati del Partito democratico dichiara che la blindatura dei vicepresidenti di Camera e Senato e dei questori è stata una scelta miope perché "il Terzo polo è l'unico partito in crescita".

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