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Festa dell'innovazione

Abeltino (Google): "Così aiutiamo l'Ucraina a difendersi"

La Director external relations dell'azienda statunitense dice al Foglio innovazione: "Abbiamo attivato diversi programmi sia durante la pandemia che durante la guerra per salvare la vita delle persone"

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Giorgia Abeltino, Director external relations Google, ha aperto il suo discorso con il significato di innovare: “Mutare uno stato di cose, introducendo norme, metodi e sistemi nuovi. Che è proprio quello che è successo negli ultimi due anni a causa della pandemia e della guerra. Questi due fattori esterni hanno portato a un'accelerazione nell’utilizzo degli strumenti digitali mai sperimentata, pari a cinque o dieci anni in una situazione normale”.

Abeltino ha continuato parlando dei prodotti che Google ha fornito ai cittadini a seguito dello scoppio della pandemia: “Dal 9 marzo 2020, quando siamo entrati in lockdown, i cittadini italiani si sono cominciati a chiedere cosa fosse il Covid 19, e si sono perlopiù rivolti a Google search. Nel giro di pochi giorni ci siamo trovati ad affrontare una massa enorme di richieste e ci siamo resi conto che fornire informazioni veritiere e affidabili era fondamentale. È stato, quindi, necessario chiudere accordi con i soggetti che avevano queste informazioni come il World healt organization - con cui abbiamo creato il progetto Sos alert - e il ministero della Salute, così da bloccare la disinformazione”. Non solo fake news, i cittadini hanno avuto bisogno di Google anche per la vita di tutti giorni, come chiarisce Albetino: “Qualche giorno dopo l’inizio della pandemia siamo stati chiamati dal ministro dell’Istruzione per trovare una soluzione alla didattica a distanza. Abbiamo così creato Google workspace for education e abbiamo insegnato ai professori come usare questo spazio.

Poi quando il Covid ha iniziato a ritirarsi è arrivata la guerra in Ucraina: “Una situazione eccezionale e mai verificatasi. Noi di Google ci siamo chiesti come utilizzare il digitale per salvare la vita ai cittadini. Il 25 febbraio abbiamo attivato la demonetizzazione dei canali russi su Youtube. Il 27 febbraio abbiamo disattivato i dati di traffico su Maps perché erano utilizzati contro gli ucraini. Inoltre, nelle prime due settimane ci siamo resi conto di una serie di cyberattacchi alla sicurezza di account e siti in Ucraina. Attacchi di due tipi: il primo agli account gmail di una serie di soggetti ucraini che ci ha portato ad attivare un programma di sicurezza l’Advanced protection program per proteggere gli account dei politici e degli attivisti. Il secondo tipo di attacco, molto più strutturato è stato il Ddos ossia delle incursioni sui siti dei ministeri ucraini per mandarli in tilt e per proteggerli abbiamo attivato un secondo programma: il Project shield così che i siti potessero continuare a lavorare. Infine, un terzo prodotto che abbiamo creato è Air raid cioè un sistema che manda sul telefono android un messaggio che avvisa i cittadini della prossimità di un bombardamento”.

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