La montagna è un contenitore di storie. Così Comano sfida l'immaginazione

Giovanni Battistuzzi

Dalla valle ai pendii dell'Adamello, dalle biciclette alle camminate, dai sentieri ai falò sotto le stelle. Tra il 19 e il 20 luglio c'è il Wild Watching Experience

Raccontava Tommaso Landolfi a Mario Pannunzio che la capacità di immaginare e quindi inventare la si deve coltivare: "Va innaffiata e curata e pure concimata a lungo". E più la si innaffia, più la si cura, più la si concima più "esistono possibilità che qualcosa affiori alla luce". Perché per poter immaginare e quindi inventare "ci vuole terra fertile, pronta a creare vita".

 

Raccontava Tommaso Landolfi a Mario Pannunzio che pur avendo vissuto a lungo in città "la sua terra ha iniziato a lavorarla da piccolo, in quelle lunghe serate attorno a un fuoco, in quelle nottate a guardare le stelle mentre la natura trovava il modo di celare ai tuoi occhi un incanto che era tanto profondo quanto sorprendente".

 

Fuochi che ormai sono stati spenti quasi ovunque, un po' per moderne praticità subentrate, un po' per regole comunali, regionali e affini. Fuochi che almeno nella notte tra il 19 e il 20 luglio si accenderanno a Malga Movlina, sotto la cupola rocciosa della Cima Tosa, quella ascesa per la prima volta il 20 luglio 1865 da Giuseppe Loss, quella amata da Antonio Fogazzaro. Il Wild Watching Experience, in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta, partirà da Comano, si incamminerà per la Val d’Algone, al tramonto, sugli antichi sentieri del vetro e del quarzo e da lì, dopo cena, salirà verso la montagna per sedersi intorno al fuoco, ad ascoltare racconti montani e d'avventura, quelli degli uomini che lì sono nati o cresciuti e che tutto hanno visto e scoperto di quei luoghi. Quelli di Angelo Caliari, naturalista e fotografo di animali, di Gianni Rocca, artista e malgaro, di Marco Buratti, istruttore di trail running, e di Michele Zeni, guida del Parco Naturale Adamello Brenta.

 


Foto gentilmente concessa da Azienda per il Turismo Terme di Comano-Dolomiti di Brenta


 

Comano è da anni ha imboccato la strada del turismo intelligente, quello che non punta sulla quantità di turisti, ma sulla qualità delle esperienze, intraprendendo una destagionalizzazione dei flussi aprendosi a tutte le attività che si possono svolgere in un territorio che abbraccia montagna, collina e fondo valle. Dalle biciclette alle passeggiate, dalle arrampicate al rafting, tutti i lunedì nel Canyon del Limarò, passando arte e cultura, perché in fin dei conti la montagna "non è altro che un contenitore di storie e di racconti e mille momenti passati a immaginare cosa c'è dietro quei costoni di roccia che dominano tutto". Le parole questa volta sono di Antonio Fogazzaro.

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