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Il matriarcato per difendere l'orgoglio nazionale

Simonetta Sciandivasci
Cari amici XY, per una volta che avevamo visto la partita; tifato per la squadra che ha vinto sebbene fosse sfavorita dagli aruspici; inveito contro l'arbitro tedesco, che però era inglese; preferito la Rai a Sky per unirci alla Nazione, trovando belli persino Amedeo Goria e Giorgio Chiellini, ci avete rovinato tutto.
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Cari amici XY, per una volta che avevamo visto la partita; tifato per la squadra che ha vinto sebbene fosse sfavorita dagli aruspici; inveito contro l'arbitro tedesco, che però era inglese; preferito la Rai a Sky per unirci alla Nazione, trovando belli persino Amedeo Goria e Giorgio Chiellini; letto "brillante" anziché "deficit cronico", accanto a "Italia" sul Times, ci avete rovinato tutto. Al bar, a nove ore dai due gol che l'Italia ha assestato al Belgio, vi abbiamo sentiti decostruire la partita: "abbiamo vinto solo grazie alla difesa della Juventus", avete detto. Vero che lo avete detto? E senza nemmeno essere juventini: cosa c’era, nel vostro cappuccino, oltre a latte di gufo e cervello d'oca? Nemmeno sotto una governa guidata da Laura Boldrini si sentirebbero discorsi così contrari all'igiene emotiva del Paese. Il matriarcato sarebbe, forse, l’unica forma di governo capace di impedire che gli inglesi si godano più degli italiani non solo la campagna toscana, ma pure la nostra nazionale.
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