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Editoriali

L’America si avvicina sulla digital tax

Redazione

La svolta all’incontro del G20. Ora si parla di un accordo entro luglio

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Il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, ha detto ieri alla riunione dei ministri economici del G20 che gli Stati Uniti rimuoveranno gli ostacoli esistenti nel negoziato sulla digital tax e sulla minimum tax. Alcuni funzionari del Tesoro hanno detto al Financial Times che l’Amministrazione Biden vuole “impegnarsi in modo robusto” nel portare avanti questi due “pilastri” della negoziazione che si sta svolgendo all’interno dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e del G20. Si tratta di una svolta decisiva rispetto all’Amministrazione Trump ed è molto rilevante anche per l’Italia, che ha la presidenza del G20 e che ha messo la questione digitale e la regolamentazione dei rapporti con le grandi aziende tecnologiche globali come priorità della sua agenda.

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Il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, ha detto ieri alla riunione dei ministri economici del G20 che gli Stati Uniti rimuoveranno gli ostacoli esistenti nel negoziato sulla digital tax e sulla minimum tax. Alcuni funzionari del Tesoro hanno detto al Financial Times che l’Amministrazione Biden vuole “impegnarsi in modo robusto” nel portare avanti questi due “pilastri” della negoziazione che si sta svolgendo all’interno dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e del G20. Si tratta di una svolta decisiva rispetto all’Amministrazione Trump ed è molto rilevante anche per l’Italia, che ha la presidenza del G20 e che ha messo la questione digitale e la regolamentazione dei rapporti con le grandi aziende tecnologiche globali come priorità della sua agenda.

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La svolta dell’America era attesa: durante le audizioni al Congresso per la nomina, la Yellen aveva anticipato la sua propensione a rivedere la propria posizione in una chiave più vicina alla posizione europea. I negoziati erano a un punto morto: il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno dell’accordo, ma la pandemia e la distanza tra America ed Europa avevano bloccato tutto. L’Amministrazione Trump aveva annunciato agli europei di voler sospendere i lavori. Trump fu molto duro anche nei confronti del nostro paese, e minacciò l’introduzione di dazi se l’Italia avesse continuato a insistere con questa strategia digitale (con la Francia). Paolo Gentiloni, commissario all’Economia, aveva più volte spiegato che, senza accordo all’Ocse entro la prima metà del 2021, l’Ue avrebbe introdotto una digital tax europea. Fonti del Tesoro americano dicono che la Yellen vuole arrivare a una bozza di accordo entro luglio. E’ l’ennesimo segnale che Biden è serio nella sua offerta di rilanciare le relazioni con l’Europa. Ora tocca a l’Ue e ai suoi stati membri fare un doppio gesto. Accettare la tassazione americana delle multinazionali europee. E decidere da che parte stare nella sfida tra democrazie e autocrazie.

 

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