editoriali
La forza di Ngozi Okonjo-Iweala
L’economista nigeriana è la persona giusta per salvare l’ormai debole Wto
Sessantasei anni, cittadinanza nigeriana e americana, laurea a Harvard e PhD al Mit, Ngozi Okonjo-Iweala è un’economista di fama mondiale specializzata in economia dello sviluppo con 25 anni di esperienza alla Banca mondiale e sette anni (in due mandati separati) come ministro delle Finanze in Nigeria. Da anni presiede anche la Gavi, un’organizzazione che si occupa di migliorare accesso e distribuzione dei vaccini nelle nazioni più povere. Dopo l’appoggio dell’Amministrazione Biden, Okonjo-Iweala è stata scelta (ieri è stata ufficializzata la nomina) come capo della Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio che a causa di uno stallo politico è rimasta senza un leader per sei mesi.
Sessantasei anni, cittadinanza nigeriana e americana, laurea a Harvard e PhD al Mit, Ngozi Okonjo-Iweala è un’economista di fama mondiale specializzata in economia dello sviluppo con 25 anni di esperienza alla Banca mondiale e sette anni (in due mandati separati) come ministro delle Finanze in Nigeria. Da anni presiede anche la Gavi, un’organizzazione che si occupa di migliorare accesso e distribuzione dei vaccini nelle nazioni più povere. Dopo l’appoggio dell’Amministrazione Biden, Okonjo-Iweala è stata scelta (ieri è stata ufficializzata la nomina) come capo della Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio che a causa di uno stallo politico è rimasta senza un leader per sei mesi.
È la prima donna e la prima africana a guidare la Wto e questi primati, assieme al look colorato e un sorriso fotogenico, le hanno garantito titoli e foto sui giornali internazionali, ma la sua forza non sta certo soltanto nella capacità di frantumare il soffitto di cristallo più e più volte in molti contesti, ma nella chance insita nella sua enorme competenza: potrebbe essere la persona giusta al momento giusto.
La Wto, anche a causa della leadership timida del brasiliano Roberto Azevêdo, ha perso rilevanza e l’abilità di contenere le guerre commerciali astiose messe in campo dai singoli paesi (vedi Cina e America). Se si aggiunge che saranno quasi vent’anni che la Wto non presiede un negoziato commerciale di ampia portata, si capisce perché una guida competente, pragmatica e determinata come quella di Okonjo-Iweala potrebbe essere salvifica.
Nei discorsi per la candidatura, Okonjo-Iweala ha insistito molto sulla necessità di rendere il mercato più libero senza che diventi selvaggio e soprattutto sulla collaborazione, ancora più importante dopo la pandemia. L’anno scorso, Okonjo-Iweala citò un detto nigeriano: “Aka nni Kwo aka ekpe, aka ekepe akwo akanni wancha adi ocha”. Se la mano destra lava la sinistra e la sinistra lava la destra, entrambe le mani saranno pulite. “E’ il mio appello a un’azione collettiva”.