PUBBLICITÁ

Editoriali

E allora Maduro?

Redazione

YouTube blocca le fake news del dittatore venezuelano sul rimedio anti Covid

PUBBLICITÁ

Perché Trump sì e tanti dittatori no?, hanno chiesto in molti dopo che l’ex presidente degli Stati Uniti è stato sospeso da Twitter, Facebook e YouTube. In realtà, non ci sono eccezioni, perché YouTube ora ha oscurato anche il presidente venezuelano Nicolás Maduro.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Perché Trump sì e tanti dittatori no?, hanno chiesto in molti dopo che l’ex presidente degli Stati Uniti è stato sospeso da Twitter, Facebook e YouTube. In realtà, non ci sono eccezioni, perché YouTube ora ha oscurato anche il presidente venezuelano Nicolás Maduro.

PUBBLICITÁ

 

A essere stato sospeso è stato il canale El Pitazo, un sito di notizie, per aver ritrasmesso un video in cui il presidente venezuelano annunciava l’inizio della produzione di massa del Carvativir. “Sono le goccine miracolose di José Gregorio Hernández e oggi, avendo ricevuto il permesso sanitario ufficiale, posso presentare la medicina che neutralizza al 100 per cento il coronavirus”, diceva domenica nel filmato poi censurato. José Gregorio Hernández è un medico e scienziato effettivamente bravo, ma morto nel 1919, e in questo momento molto menzionato in Venezuela perché in via di beatificazione. Dunque, la ricetta non è evidentemente sua. La materia prima da cui il Carvativir è ricavato è il timo. Sicuramente non fa male, ha eccellenti impieghi gastronomici, è largamente usato in omeopatia, ma l’impiego contro i virus è considerato fake. “Dieci goccine di Carvativir sotto la lingua, ogni quattro ore, ed ecco il miracolo; è un potente antivirale che neutralizza il coronavirus”: è questa la promessa che la piattaforma non si è sentita di avallare. “Questo contenuto vìola le nostre linee guida e lo rimuoviamo da YouTube”, è stato il messaggio. “Sappiamo che questa notizia può essere sgradita, ma consideriamo importante che YouTube sia un posto sicuro per tutti”. Il bello è che El Pitazo, che ci è andato di mezzo venendo penalizzato fino al 31 gennaio, è un media di opposizione. Protesta dicendo che voleva solo informare, e che altri hanno ritrasmesso lo stesso video senza ricevere sanzioni. Ma almeno la vicenda è servita a far capire che la soglia di attenzione sui social si è alzata e no, a essere sospeso non è soltanto Trump.

 

PUBBLICITÁ
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ