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editoriali

Basta con il tic anti tedesco

redazione

Invece di accusare la Germania pensiamo se servono a noi, le dosi addizionali

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La notizia dell’acquisto da parte della Germania di 30 milioni di dosi in più del vaccino Pfizer-BioNTech è stata accolta dai giornali italiani nel solito modo: violazione! Egoismo! I tedeschi pensano solo a se stessi! Sottolineiamo: media italiani, ché basta spostarsi in Francia e lì il dibattito sull’acquisto della Germania c’è ma non è accusatorio, semmai c’è un po’ di invidia e la proposta: facciamolo anche noi. Poiché noi ci conosciamo e sappiamo che, al contrario, semmai abbiamo un pregiudizio a favore dei tedeschi, abbiamo chiesto alla Commissione una spiegazione dell’acquisto e se si tratta di una violazione degli accordi presi a livello comunitario, che erano basati sul principio della solidarietà e della non concorrenza nella corsa al vaccino. La Commissione ha risposto al nostro David Carretta: “L’Advanced Purchase Agreement concluso tra la Commissione e BioNTech-Pfizer ha riservato 200 milioni di dosi per i cittadini europei e offre un’opzione di acquisto fino ad altri 100 milioni di dosi. La Commissione ieri ha mandato la conferma a BioNTech-Pfizer di attivare tutte le dosi addizionali. Il punto di partenza per l’allocazione delle dosi agli stati membri è la distribuzione in base alla popolazione (pro rata). Ma sono possibili aggiustamenti fra gli stati membri a seconda delle richieste e delle esigenze, dal momento che alcuni stati possono essere interessati a ottenere più dosi e altri no.

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La notizia dell’acquisto da parte della Germania di 30 milioni di dosi in più del vaccino Pfizer-BioNTech è stata accolta dai giornali italiani nel solito modo: violazione! Egoismo! I tedeschi pensano solo a se stessi! Sottolineiamo: media italiani, ché basta spostarsi in Francia e lì il dibattito sull’acquisto della Germania c’è ma non è accusatorio, semmai c’è un po’ di invidia e la proposta: facciamolo anche noi. Poiché noi ci conosciamo e sappiamo che, al contrario, semmai abbiamo un pregiudizio a favore dei tedeschi, abbiamo chiesto alla Commissione una spiegazione dell’acquisto e se si tratta di una violazione degli accordi presi a livello comunitario, che erano basati sul principio della solidarietà e della non concorrenza nella corsa al vaccino. La Commissione ha risposto al nostro David Carretta: “L’Advanced Purchase Agreement concluso tra la Commissione e BioNTech-Pfizer ha riservato 200 milioni di dosi per i cittadini europei e offre un’opzione di acquisto fino ad altri 100 milioni di dosi. La Commissione ieri ha mandato la conferma a BioNTech-Pfizer di attivare tutte le dosi addizionali. Il punto di partenza per l’allocazione delle dosi agli stati membri è la distribuzione in base alla popolazione (pro rata). Ma sono possibili aggiustamenti fra gli stati membri a seconda delle richieste e delle esigenze, dal momento che alcuni stati possono essere interessati a ottenere più dosi e altri no.

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Gli stati membri hanno discusso e trovato un accordo riguardo a tale questione all’interno dello Steering Committee e hanno mantenuto un approccio congiunto, che è al cuore della Strategia dei vaccini dell’Ue. La distribuzione avverrà quindi all’interno del quadro stabilito dall’Advanced Purchase Agreement. Per quel che ne sappiamo, nessuno ha ottenuto dosi addizionali al di fuori dell’accordo europeo”. Questa è la spiegazione della Commissione, e forse al posto di indagare e accusare la Germania dovremmo pure noi fare una riflessione, anche alla luce del ritardo nell’approvazione di altri vaccini di cui abbiamo già acquistato delle commesse: niente impedisce all’Italia di fare come la Germania, salvo la capacità di somministrare milioni di dosi in più in modo altrettanto rapido.

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