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editoriali

Basta con le scemenze

Redazione

Il New York Post dice a Trump di arrendersi per non danneggiare il voto in Georgia

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"Stop the insanity”, ha scritto il New York Post in copertina, basta con queste scemenze, “si arrenda, Mr President”. Il tabloid del gruppo di Murdoch, termometro del trumpismo e soprattutto degli amici del trumpismo, ha infine chiesto, dopo molti tentennamenti e dopo aver flirtato con l’idea di seguire il presidente fino alla fine della sua cosiddetta resistenza (è obbrobrio istituzionale, politico e umano), di porre fine a questa “dark charade”, uno spettacolo nero e cupo, “un golpe non democratico”.

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"Stop the insanity”, ha scritto il New York Post in copertina, basta con queste scemenze, “si arrenda, Mr President”. Il tabloid del gruppo di Murdoch, termometro del trumpismo e soprattutto degli amici del trumpismo, ha infine chiesto, dopo molti tentennamenti e dopo aver flirtato con l’idea di seguire il presidente fino alla fine della sua cosiddetta resistenza (è obbrobrio istituzionale, politico e umano), di porre fine a questa “dark charade”, uno spettacolo nero e cupo, “un golpe non democratico”.

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Il New York Post non fa troppo lo schizzinoso con le brutture trumpiane, non l’ha fatto finora né ha intenzione di cominciare adesso, ma sostiene che ci sono elezioni importanti per il Senato in Georgia che i conservatori dovrebbero vincere e che non importa se il presidente non pensa a quell’appuntamento elettorale (il 5 gennaio) ma al giorno successivo, quel 6 gennaio in cui il Congresso ratifica formalmente l’esito elettorale: il mondo andrà avanti senza di lui, che a Trump piaccia a no.

   

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Il tabloid del gruppo Murdoch dice al presidente che ha avuto tutto il diritto di investigare e controllare l’esito elettorale, ma “non ha trovato nulla”, e arriva un punto in cui la realtà parallela in cui vive lui deve fare necessariamente i conti con la realtà in cui viviamo tutti noi. E il momento è adesso, perché il 5 gennaio è più importante del 6, perché questa sua insistenza (“capiamo che lei sia arrabbiato per aver perso”) è rovinosa, perché poi Trump tornerà agli affari suoi, si fa per dire, ma noi, dice il New York Post, che cosa facciamo con i democratici che controllano tutto il Congresso e la Casa Bianca? Come spesso è accaduto in passato, i trumpiani o ex trumpiani dell’ultima ora usano la lusinga per ottenere quel che vogliono: la sua eredità politica, Mr President, si misura in Georgia, non faccia scemenze. Non proprio un ripensamento, ma la normalizzazione dell’America passa anche da questo compromesso.

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