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editoriali

I moderati da 900 miliardi di dollari

Redazione

L’accordo sullo stimolo americano è stato negoziato al centro. Un assaggio di Biden

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Il Congresso americano ha approvato la legge che stanzia 900 miliardi di dollari per contrastare gli effetti della pandemia e misure di finanziamento statali per un totale di 1,4 trilioni di dollari dopo uno stallo che durava da mesi. Le misure già adottate per contrastare i danni economici causati dal coronavirus erano in scadenza, e questa è la stagione in cui il governo americano, se non c’è un accordo parlamentare, rischia il cosiddetto shutdown, che tra le altre cose implica che i dipendenti pubblici non percepiscano lo stipendio finché la trattativa non va in porto. La notizia del passaggio della legge è stata quindi accolta con enorme sollievo, e non soltanto perché di questi fondi e della loro certezza c’era bisogno: per molti questo accordo stabilisce – o forse sarebbe meglio dire: ristabilisce – un format di dialogo e di negoziato tra i due partiti politici, democratici e repubblicani, che è l’essenza della transizione tra il presidente disruptor Donald Trump e il presidente della ricostruzione Joe Biden.

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Il Congresso americano ha approvato la legge che stanzia 900 miliardi di dollari per contrastare gli effetti della pandemia e misure di finanziamento statali per un totale di 1,4 trilioni di dollari dopo uno stallo che durava da mesi. Le misure già adottate per contrastare i danni economici causati dal coronavirus erano in scadenza, e questa è la stagione in cui il governo americano, se non c’è un accordo parlamentare, rischia il cosiddetto shutdown, che tra le altre cose implica che i dipendenti pubblici non percepiscano lo stipendio finché la trattativa non va in porto. La notizia del passaggio della legge è stata quindi accolta con enorme sollievo, e non soltanto perché di questi fondi e della loro certezza c’era bisogno: per molti questo accordo stabilisce – o forse sarebbe meglio dire: ristabilisce – un format di dialogo e di negoziato tra i due partiti politici, democratici e repubblicani, che è l’essenza della transizione tra il presidente disruptor Donald Trump e il presidente della ricostruzione Joe Biden.

 

Il New York Times ha raccontato che, una settimana prima del giorno del Ringraziamento, un piccolo gruppo di senatori moderati si è ritrovato nella sala da pranzo ben areata della senatrice repubblicana Lisa Murkowski per risolvere, a distanza di sicurezza uno dall’altro, una questione non da poco: trovare il modo di parlarsi e di far funzionare il Congresso dopo anni di lotte permanenti. L’obiettivo era quello di passare una legge di stimolo che facesse da ponte tra ora e, orientativamente, marzo, quando l’Amministrazione Biden sarà ben insediata e pronta ad annunciare la propria politica economica. Il gruppo, che comprende democratici e repubblicani, ha lavorato molto – e in posti non ortodossi: molto è accaduto in un parcheggio – per rimettere insieme uno schema di lavoro collaborativo e bipartisan. Nella notte tra lunedì e martedì è arrivato l’accordo, il primo successo dei “centristi”, ha scritto il New York Times, festeggiato con un liquore che è soprannominato “carburante agricolo”, simbolo perfetto del dialogo inevitabile e fruttuoso tra moderati: leva lo smalto dai denti, ma ne vale la pena

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