PUBBLICITÁ

I medici negazionisti che piacciono a Trump

Mentre al Senato italiano c’erano Bocelli e Salvini, davanti alla Corte Suprema americana un gruppo in camice bianco diffondeva notizie false sulla pandemia

PUBBLICITÁ

Qualche ora dopo – per questioni di fuso – la conclusione del convegno sul Covid organizzato nella biblioteca del Senato a Roma in presenza di Matteo Salvini e Andrea Bocelli, l’emittente americana Breitbart news trasmetteva negli Stati Uniti una conferenza stampa di medici che discutevano della pandemia, mettendo in dubbio, proprio come è accaduto nella biblioteca del Senato, le norme di distanziamento, l’uso della mascherina, le chiusure. La conferenza è stata trasmessa in streaming anche sui social. Il video ha iniziato a girare, è stato ripostato anche da Donald Trump – dove è passato sotto gli occhi dei suoi 84 milioni di follower – e da suo figlio su Twitter, su Facebook è stato visto da quattordici milioni di persone e condiviso seicentomila volta (dati Cnn- Crowdtangle). Su Youtube invece è stato visto quarantamila volte. I social si sono accorti in ritardo che il video stava diffondendo notizie false e pericolose sul virus e hanno deciso di rimuoverlo, ognuno con i suoi tempi. 

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Qualche ora dopo – per questioni di fuso – la conclusione del convegno sul Covid organizzato nella biblioteca del Senato a Roma in presenza di Matteo Salvini e Andrea Bocelli, l’emittente americana Breitbart news trasmetteva negli Stati Uniti una conferenza stampa di medici che discutevano della pandemia, mettendo in dubbio, proprio come è accaduto nella biblioteca del Senato, le norme di distanziamento, l’uso della mascherina, le chiusure. La conferenza è stata trasmessa in streaming anche sui social. Il video ha iniziato a girare, è stato ripostato anche da Donald Trump – dove è passato sotto gli occhi dei suoi 84 milioni di follower – e da suo figlio su Twitter, su Facebook è stato visto da quattordici milioni di persone e condiviso seicentomila volta (dati Cnn- Crowdtangle). Su Youtube invece è stato visto quarantamila volte. I social si sono accorti in ritardo che il video stava diffondendo notizie false e pericolose sul virus e hanno deciso di rimuoverlo, ognuno con i suoi tempi. 

PUBBLICITÁ

PUBBLICITÁ

 

Le persone che comparivano nelle immagini aveva addosso dei camici bianchi e si presentavano come gli “America's Frontline Doctors”, un gruppo guidato dalla dottoressa Simone Gold, trumpianissima reclutatrice di medici mandati in tv o in radio per difendere l’operato del presidente e contraddire gli esperti. Lunedì questi medici in prima linea si sono ritrovati davanti alla Corte suprema degli Stati Uniti per tenere una conferenza stampa. Durante l’incontro i vari oratori, ognuno si presentava come un dottore esperto, disquisivano sull’inutilità della mascherina per prevenire il virus, parlavano dell’importanza  dell’idrossiclorochina per il trattamento del Covid e definivano “scienza falsa” sponsorizzata “fake pharma company” gli studi che in questi mesi ne hanno mostrato l’inefficacia. Scrive il giornalista della Cnn Oliver Darcy che proprio mentre questo gruppo di medici diffondeva notizie negazioniste sulla pandemia e le loro affermazioni venivano ritwittate anche dal presidente degli Stati Uniti, la John Hopkins University pubblicava i nuovi dati: il virus ha causato 150 mila morti in America e a breve potrebbe diventare una delle principali cause di morte nel paese. 

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

I social hanno rimosso il video quando ormai era riuscito a diffondersi. “Abbiamo rimosso questo video per per la condivisione di informazioni false su cure e trattamenti per il Covid-19”, ha scritto in un tweet il portavoce di Facebook Andy Stone che ha spiegato anche che la piattaforma ha iniziato a mostrare messaggi nel news feed agli utenti che hanno reagito, commentato o condiviso false notizie sul Covid che vengono poi confrontate con informazioni già verificate dall’Oms. “Come ha scritto Mark recentemente – ha detto il portavoce – una manciata di volte all’anno lasciamo contenuti che altrimenti violerebbe le nostre politiche, se il valore del pubblico interesse supera il rischio del danno”. 

 

PUBBLICITÁ

 

Facebook è stato molto criticato per la sua debole politica di rimozione di post collegati alla disinformazione o all’odio online. Domani Zuckerberg è atteso al Congresso, assieme ai ceo di Amazon, Google, Apple e Alphabet. Dovrà testimoniare in un'audizione della sottocommissione antitrust della Camera.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ