I leader dell'Afd Alexander Gauland e Alice Weidel ad una conferenza stampa (Foto LaPresse)

AfD non si può ripulire

Redazione

Il partito estremista tedesco colpito dalla rivelazione di un report durissimo

Netzpolitik.org, blog tedesco dedicato alla cultura e ai diritti digitali, ha pubblicato un rapporto riservato su AfD, il partito sovranista e xenofobo tedesco. Autore del rapporto è il BfV, l’agenzia di intelligence che monitora le attività (politiche) contrarie alla Grundgesetz, la Legge fondamentale della Germania. L’esistenza del rapporto –  che Netzpolitik ha probabilmente ricevuto da qualche gola profonda vicina ai servizi – non era segreta, ma il suo contenuto sì. Giorni fa il BfV lo aveva molto riassunto, assolvendo AfD dall’accusa di violare la Costituzione per mancanza di prove, anche se “il partito resta oggetto di indagine”. Tuttavia JA (la sezione giovanile) e Der Flügel (una frangia nazionalista guidata dal discusso leader di AfD in Turingia, Björn Höcke) rappresentavano casi sospetti di attività antidemocratica, aveva concluso il BfV.

 

Nelle 436 pagine vergate dal servizio di intelligence c’è però qualcosa di più: vi si legge che fra i membri e i funzionari dell’AfD circolano “indicazioni concrete” per una politica diretta contro l’ordine democratico, così come le teorie antisemite di una cospirazione mondiale ebraica, e gli allarmi sui rischi per la purezza etnica della Germania lanciati, questi, dallo stesso leader del partito Alexander Gauland. In sostanza: si tratta di una formazione che segue formalmente le regole della democrazia ma che si fa piattaforma e megafono di razzisti, estremisti, antisemiti. In passato il BfV ha già messo sotto indagine altre formazioni politiche per sospette attività eversive, ma mai un partito presente tanto al Bundestag quanto nei 14 parlamenti dei Länder. Da mesi i dirigenti di AfD cercano di ripulire il partito dalle accuse peggiori, sullo stile della “dediabolizzazione” del Front national francese. Il rapporto pubblicato da Netzpolitik mostra che il lavoro non sta riuscendo, anzi.

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