Tijuana, il confine americano con il Messico. Foto LaPresse

Con oggi lo shutdown costa 5,7 miliardi di dollari

Daniele Raineri

Trentatreesimo giorno di blocco delle attività amministrative. Il danno economico inflitto a lavoratori e cittadini raggiunge la cifra chiesta da Trump per costruire il muro con il Messico

Giorno 33. Venerdì non è soltanto il giorno fatidico della seconda paga mancata per i dipendenti federali (i giorni di paga sono due al mese), è anche il giorno in cui secondo le stime degli economisti il danno economico provocato dallo shutdown raggiunge i 5,7 miliardi di dollari, che è la cifra chiesta da Trump per il muro. Costruire il muro costerebbe in realtà di più, ma questo danno inflitto all’economia è comunque enorme e il meccanismo ricattatorio dello shutdown sembra sempre più stupido perché scarica su lavoratori e cittadini le beghe della politica. Il capo degli economisti della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha detto in tv che se si continua così fino a marzo il pil americano nel primo trimestre sarà zero e che uno degli uomini del suo staff si è messo a lavorare anche come autista di Uber per portare a casa un po’ di soldi. 

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  • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)