Petteri Orpo (Ansa) 

Editoriale

La rischiosa scommessa di Petteri Orpo e la Finlandia all'estrema destra

Redazione

Il leader conservatore, uscito vincitore dalle elezioni del 2 aprile, ha annunciato di aver scelto il partito dei Finlandesi per tentare di formare il governo. Una decisione che potrebbe avere ripercussioni per l’Ue

La Finlandia potrebbe spostarsi molto a destra dopo che Petteri Orpo, il leader conservatore della Coalizione nazionale uscito vincitore dalle elezioni del 2 aprile, ieri ha annunciato di aver scelto il partito di estrema destra dei Finlandesi per tentare di formare il prossimo governo. I negoziati inizieranno il 2 maggio e coinvolgeranno anche due piccole formazioni centriste (il Partito popolare svedese e i Cristiano democratici), necessarie per avere la maggioranza in Parlamento.

 

Le trattative non saranno facili, in particolare sull’immigrazione. Orpo vuole aumentare in modo consistente gli ingressi legali per andare incontro alla domanda del mercato del lavoro. “Questa è una questione estremamente importante per noi: l’immigrazione minaccia la sicurezza e l’economia”, ha reagito la leader dei Finlandesi, Riikka Purra, che però si è detta determinata ad andare al governo. “Non abbiamo ancora trovato differenze così grandi che non possono essere superate”, ha spiegato Purra. Per i Finlandesi non sarebbe la prima volta: erano già stati al governo nel 2015. Ma, tra scissioni e uscite dei moderati, da allora il partito si è spostato ancora più a destra sui temi identitari e sull’Unione europea, spingendosi fino a chiedere la “Fixit”.

La scelta di Orpo è una scommessa rischiosa sul piano interno: in Svezia il governo di Ulf Kristersson, nato grazie all’appoggio esterno dell’estrema destra dei Democratici svedesi, ha subìto un crollo di popolarità da quando è entrato in carica a ottobre. Ci saranno ripercussioni anche per l’Ue. Se i Finlandesi hanno messo in pausa la “Fixit”, il loro euroscetticismo spingerebbe il nuovo governo a posizioni molto più rigide a Bruxelles. Malgrado qualche affinità identitaria con i Finlandesi, Giorgia Meloni farebbe bene a non stappare lo champagne: la Finlandia governata da conservatori ed estrema destra non farà concessioni sulla riforma del Patto di stabilità o sul Pnrr.

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