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Editoriali

A Mediobanca è l'ora dei “barbari”

Redazione

Luigi Lovaglio, ad di Mps, avvia l’integrazione della banca di Piazzetta Cuccia in Montepaschi, ma non è chiaro come  

La lunga audizione che Luigi Lovaglio, ad di Montepaschi, ha tenuto ieri davanti alla Commissione parlamentare sulle banche si può riassumere in poche parole: prima portiamo a casa l’integrazione con Mediobanca e poi pensiamo a tutto il resto. “La velocità è fondamentale in questi casi”, ha detto Lovaglio. I toni sono un po’ cambiati rispetto a una settimana fa, quando il manager che ha espugnato Piazzetta Cuccia annunciava che Siena è pronta a guidare una seconda ondata di consolidamento bancario lasciando immaginare un imminente avvicinamento a Banco Bpm. In realtà, la banca milanese guidata da Giuseppe Castagna sta proseguendo  nel suo piano di rafforzamento dell’alleanza con Crédit Agricole, mentre Mps è concentrata sulla complessa integrazione con Mediobanca seguita con attenzione anche a Palazzo Chigi nonostante la partecipazione del Mef in Mps si sia ormai ridotta al 4,8 per cento.

 

Mercoledì Lovaglio, accompagnato da una quindicina di manager senesi, si è presentato nella sede della investment bank per incontrarne i responsabili dei vari settori e proseguire il confronto avviato a Siena giorni fa. Insomma, i “barbari” sono arrivati a Piazzetta Cuccia e chissà se si avvererà la premonizione di Alberto Nagel, cioè che sarà la Grecia conquistata dai romani a conquistare il “selvaggio vincitore” (citazione di Orazio) oppure se, più realisticamente, saranno il Monte e i suoi azionisti a imporre il nuovo corso.

 

Le cose cambiano in fretta: oggi Mps vale in Borsa molto di più di Mediobanca, mentre prima era esattamente il contrario. Il futuro dipenderà anche dai consigli delle due società di consulenza (Deloitte e McKinsey) che Lovaglio ha ingaggiato per gestire questa fase.

 

Una cosa è certa: il piano industriale richiesto dalla Bce, e che anche l’agenzia Moody’s ha sollecitato per fare chiarezza al mercato, non ci sarà fino a quando non sarà presa una decisione sul futuro di Mediobanca (se resterà autonoma o fusa in Mps) su cui a Siena è ancora aperta una riflessione.