editoriali

Alloggi e merito, alleanza possibile. L'erogazione di denaro ai meritevoli deve diventare la norma

Oggi lo studio viene concepito come diritto, bisognerebbe attribuirgli anche l'accezione di dovere retribuito in base ai risultati. Borse di studio finanziate da privati e tasse universitarie per sostenere meglio la vita universitaria, che tende a allungarsi nel tempo

La polemica sugli alloggi universitari ha un sottotesto che oltrepassa la pittoresca proliferazione di tende ed esige di ridefinire il concetto di studio. Ci si è concentrati sul versante immobiliare della diatriba e, senza dubbio, i progetti di nuovi studentati sono una bella novità; si collocano però su un medio-lungo termine, quando il problema è adesso, e soprattutto non possono osteggiare la tendenza a una sempre maggiore partecipazione agli studi post diploma, che inevitabilmente porterà i problemi degli alloggi e del caro affitti a riproporsi ciclicamente.

 

Ci vuole un cambio di mentalità. Ora lo studio viene concepito come diritto, termine molto dibattuto a seconda che lo si intenda come obiettivo da rendere alla portata di tutti o come distribuzione indiscriminata di pergamene. Bisognerebbe però attribuirgli anche l’accezione di lavoro, svolgimento di un dovere retribuito in base ai risultati. Per fronteggiare il caro affitti, è tempo di un nuovo e più ricco sistema nazionale di borse di studio, che dia valore monetario all’impegno sui libri e consenta di distinguere gli studenti meritevoli dagli altri.

 

Già timidamente presente in tutti gli atenei, e più massiccia in alcuni, l’erogazione di denaro ai meritevoli deve diventare la norma. Può declinarsi in borse residenziali, che garantiscano vitto e alloggio presso strutture senza ricorrere a padroni-sanguisuga, oppure in emolumenti a scadenze fisse, che contribuiscano all’indipendenza economica degli studenti incentivando l’eccellenza nei risultati e, di conseguenza, la rapidità nel laurearsi.

 

In un sistema in cui l’età media di laurea è piuttosto elevata, gli esiti spesso mediocri e gli incentivi monetari poco frequenti, è invece inevitabile che si finisca in tenda. I finanziamenti possono provenire da due fonti: finanziatori privati e tasse universitarie, che andrebbero alzate per chi ottiene risultati scadenti, così da fungere da deterrente.

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