Foto di Giuseppe Lami, via Ansa 

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Superbonus, contanti e bollette: tutte le misure del decreto Aiuti quater

Redazione

Il governo approva il primo provvedimento di sostegno per imprese e famiglie da 9,1 miliardi. Via libera all'estrazione di gas nazionale da vendere alle imprese. Il tetto al contante passa a 5.000 euro, il fringe benefit per i dipendenti a 3.000 euro

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera alle 21 il quarto decreto Aiuti da 9,1 miliardi. Oltre alle misure per fronteggiare il caro bollette, il governo ha anticipato alcuni dossier in previsione della legge di bilancio, a partire dal Superbonus che viene ridotto dal 110 al 90 per cento. Rientra in questa logica anche la modifica del tetto al contante, alzato fino a 5.000 euro. Per quanto riguarda l'energia, elemento fondamentale del provvedimento, è stata inserita la norma sblocca trivelle per rilanciare la produzione nazionale di gas e i crediti d'imposta per le imprese sono stati prorogati a dicembre, così come il taglio delle accise sui carburanti. Si introduce anche una garanzia dello stato per la rateizzazione delle bollette. Il resto dei punti del decreto rimane poi in continuità con il precedente decreto Aiuti approvato dall'esecutivo Draghi.

 

Decreto Aiuti: le misure per le imprese

Viene esteso fino a fine anno un contributo straordinario nella forma di credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas. I crediti saranno utilizzabili fino al 30 giugno 2023 e saranno cumulabili ad altre agevolazioni. Queste misure andranno in particolare a favore delle aziende gasivore ed energivore o comunque che sono costrette a una spesa energetica elevata. Tra i sostegni alle imprese si aggiunge la rateizzazione delle bollette che può essere chiesta fino al 31 marzo 2023. Per le aziende attive nel settore del commercio si aggiunge il credito d'imposta per l'acquisto di registratori di cassa automatici. 

 

Decreto Aiuti: le misure per le famiglie

I sostegni alle famiglie restano quelli approvati nello scorso decreto, come lo sconto di 30 centesimi su diesel e benzina, prorogato fino al 30 dicembre. Si conferma poi il taglio dell'Iva al 5 per cento sul metano. Ulteriori aiuti alle famiglie potrebbero arrivare con la legge di Bilancio.

 

Come cambia il Superbonus

Il Superbonus sarà al 90 per cento invece che al 110 per cento e sarà destinato solamente ai possessori di prime case con reddito massimo di 15 mila euro annui (per calcolarlo si userà un nuovo sistema, diverso dall'Isee, che tiene conto della composizione del nucleo familiare). La detrazione resterà al 110 per cento solo per le villette unifamiliari che abbiano già raggiunto il 30 per cento dei lavori a settembre. 

 

Gas nazionale e imprese gasivore

Il decreto comprende una norma che servirà a sbloccare e rilanciare la produzione di gas a livello nazionale per fornirlo alle imprese gasivore. Il gas sarà girato alle aziende dal Gestore dei servizi energetici (Gse) a un prezzo calmierato che va dai 50 ai 100 euro a megawattora. Inoltre, in attesa che la norma entri a regime il Gse garantirà da gennaio 2023 al 2024 il 50 per cento dei volumi produttivi attesi e il 75 per cento per gli anni seguenti. Con questa misura si apre alle estrazioni nell'alto Adriatico, dove si trovano i giacimenti che hanno un potenziale sopra i 500 milioni di metri cubi.

 

Decreto Aiuti: le misure per i dipendenti

Il sostegno ai lavoratori dipendenti passa per il cosiddetto "fringe benefit": un contributo esentasse che il datore di lavoro può aggiungere in busta paga. La soglia non tassata dei premi sale da 600 a 3.000 euro. È una misura che servirà a dare una mano sul fronte del caro bollette: le somme erogate saranno utili per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas. Il "fringe benefit" era stato introdotto nel dl Aiuti bis.

 

Tetto al contante

Il tetto all'uso del denaro sale dagli attuali 2.000 a 5.000 euro: un compromesso tra la Lega che chiedeva la soglia dei 10 mila euro e Forza Italia che non giudicava la misura una priorità. Per dare un incentivo ai pagamenti elettronici, il governo ha poi rilanciato il bonus fiscale per le partite Iva che si muniscano di un pos per gli scontrini digitali. 

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