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editoriali

La corsa ai tassi non è una gara

Redazione

Cara Bce, non seguire la Fed e la BoE. La saggia prudenza di Panetta

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Ieri Bank of England (BoE) ha deciso di aumentare i tassi di 0,75 punti base portando il livello generale al 3 per cento sulla scia della Federal Reserve che mercoledì ha aumentato il costo del denaro a un livello compreso tra il 3,75 e il 4 per cento. E il presidente della Fed, Jerome Powell, ha detto di essere disposto ad andare anche oltre il 5 per cento pur di combattere l’inflazione. E la Bce, che cosa farà? Dopo aver portato la settimana scorsa il tasso di riferimento al 2 per cento, la Banca centrale europea di Christine Lagarde s’interroga sulle future mosse sapendo di avere il fiato sul collo dei governi che temono un eccessivo indebolimento dell’economia. Ieri Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo dell’Eurotower, aprendo la Ecb Money Market Conference a Francoforte, ha detto che la Bce dovrà “individuare una calibrazione ottimale della politica monetaria”. Vuol dire, questo il suo pensiero in sintesi, che deve ricondurre l’inflazione al suo obiettivo del 2  per cento in tempi brevi, ma realistici.

 

Strategie monetarie eccessivamente aggressive, ritiene Panetta, potrebbero generare effetti indesiderati, conseguendo risultati modesti sul fronte dei prezzi e al tempo stesso accrescendo il rischio di innalzare ulteriormente la volatilità dei mercati e di comprimere l’attività economica ben al di là di quanto necessario per stabilizzare l’inflazione nel medio periodo. Questo non vuol dire che la strategia di politica monetaria non debba essere orientata a ulteriori rialzi, ma che bisogna fare attenzione all’impatto sul pil. Le riflessioni di Panetta seguono di qualche ora l’invito esplicito del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a non seguire ciecamente la Fed nel ritmo dei rialzi dei tassi e questo in virtù delle differenze tra le due macroaree, Europa e Stati Uniti, sull’origine dell’inflazione. Seppure con sfumature diverse, dettate anche dai diversi ruoli, Panetta e Visco esprimono un punto di vista simile e condiviso da un numero crescente di osservatori economici. Bisogna attendere dicembre per vedere quanto la Bce avrà il coraggio di instaurare un percorso autonomo dalla Fed che da sempre guida le politiche monetarie a livello globale.

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