Persone al lavoro in una fabbrica (Getty Images)

i dati istat

Il pil italiano cresce per il sesto trimestre consecutivo, stabile il lavoro

Alberto Chiumento

L'economia italiana si espande dell'1,1 per cento rispetto al primo trimestre, grazie alla spinta della domanda interna. Il mercato del lavoro resta stabile. I dati dell'Istat 

Il buon andamento dell'economia italiana riceve una nuova conferma. Nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo è aumentato dell'1,1 per cento rispetto al trimestre precedente e del 4,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. I dati sono ulteriormente positivi perchè entrambe le cifre sono state aumentate dell'0,1 per cento rispetto alle rilevazioni provvisorie. Si tratta del sesto trimestre consecutivo di espansione economica per l'italia.

 

La crescita è legata soprattutto alla domanda interna, che è aumentata dell'1,7 per cento sia nei consumi sia negli investimenti lordi. Gli incrementi ci sono stati anche tra le importazioni e le esportazioni, che hanno fatto registrare rispettivamente +3,3 per cento e +2,5 per cento. Il momento favorevole per l'economia italiana è dimostrato anche dal pil acquisito, che risulta pari a +3,5 per cento: il dato indica che qualora la crescita economica fosse nulla fino alla fine dell'anno, il pil nel 2022 segnerebbe comunque +3,5 per cento.

 

L'espansione dell'economia italiana si inserisce nel contesto di crescita economica europea, anche se con cifre migliori rispetto ad altri paesi membri. Il pil nei paesi euro è infatti aumentato dello 0,6 per cento rispetto al trimestre precedente e del 3,9 per cento rispetto al secondo trimestre del 2021. In Francia il pil è cresciuto dello 0,6 per cento rispetto al primo trimestre, mentre in Germania l'incremento è stato nullo. Il modo in cui gli organi politici europei gestiranno la questione energetica in vista dell'autunno determinerà l'andamento economico dei prossimi mesi.

 

Nella giornata di oggi, Istat ha pubblicato anche i dati sul mercato del lavoro, che però si riferiscono esclusivamente al mese di luglio. Dopo gli ottimi numeri osservati a giugno, il livello degli occupati è rimasto stabile sopra i 23,2 milioni, ma per la prima volta da agosto 2021 si registra una lieve flessione. Rispetto al mese precedente, infatti, sono diminuiti leggermente sia gli occupati (-0,1 per cento, pari a circa 22 mila individui) sia i disoccupati (-0,1 per cento). Tuttavia, la componente di lavoratori dipendenti a termine ha raggiunto 3,1 milioni: il dato più elevato dal 1977, quando venne avviata questa serie storica.

 

Il tasso di disoccupazione è calato dall'8,1 per cento al 7,9 per cento. Si è contrattato anche il tasso di occupazione (-0,1 per cento) dopo aver raggiunto il massimo storico di 60,3 per cento a giugno. Nel confronto con luglio 2021, il numero degli occupati è aumentato del 2 per cento, ovvero di 463 mila unità: l'aumento è generalizzato per genere ed età.

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