Energia, investimenti bloccati per 35 miliardi. L'appello delle imprese del fotovoltaico

Redazione

"La spinta del governo è decisiva: ci sono 40 GW di impianti in attesa di ricevere le autorizzazioni", dice l’Alleanza per il Fotovoltaico. Su circa 1.000 impianti presentati dal 2018, soltanto il 9 per cento è stato finora autorizzato

In queste settimane che hanno visto la crisi energetica come prima conseguenza della guerra in Ucraina, il governo si è impegnato ad aumentare il contributo delle fonti rinnovabili nelle politiche energetiche del paese. Secondo il premier Mario Draghi, nel lungo periodo è questa la strategia fondamentale da seguire. E, tuttavia, il nodo delle autorizzazioni resta il principale ostacolo da superare: secondo l’Alleanza per il Fotovoltaico è di circa 40 GW la produzione di energia da fotovoltaico che, allo stato attuale, è ancora in attesa di ricevere l’autorizzazione per la realizzazione degli impianti. Progetti di investimento privato, senza alcun onere per lo stato, pari a 35 miliardi di euro, già presentati e pronti per la messa a terra, ma che sono ancora bloccati a causa della burocrazia.

Il tema relativo alle procedure autorizzative degli impianti, la cui durata dell’iter allo stato attuale è in media di 4-5 anni, costituisce il gap competitivo più rilevante che separa l’Italia dal raggiungimento degli obiettivi al 2030, 60 GW di produzione energetica da fonti rinnovabili secondo il piano nazionale integrato energia clima. Un tema sollevato più volte in queste settimane dallo stesso premier Draghi, impegnato a individuare percorsi alternativi al gas russo che comprendono anche un maggiore sviluppo delle rinnovabili. Il governo, ha detto, è al lavoro per “snellire la burocrazia e accelerare gli investimenti, ma occorre la collaborazione di tutti, soprattutto sul territorio, soprattutto nelle Regioni”. 

"Solo un’azione risoluta e straordinaria del governo può dare la svolta a un sistema autorizzativo che ad oggi funziona a singhiozzo o, in alcuni casi, è addirittura paralizzato", dice in una nota l’Alleanza per il Fotovoltaico. Uno scenario che infonde maggiore preoccupazione, se letto in relazione ai ritmi degli iter autorizzativi degli ultimi anni, per cui su un totale 33 GW di progetti presentati dal 2018, pari a circa 1.000 impianti, soltanto il 9 per cento è stato fino ad ora autorizzato". 

"La richiesta più urgente è quindi quella di provvedere alla semplificazione degli iter autorizzativi, tramite un intervento diretto da parte del governo", continua il comunicato. "Anche perché le Regioni continuano a procedere in ordine sparso e a volte retroattivamente, creando incertezza per gli investimenti. Sarebbe quindi determinante promuovere un maggiore coordinamento tra i ministeri competenti in materia".

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