Un uomo annaffiare l'orto di fronte a una centrale elettrica a carbone il 13 ottobre 2021 a Hanchuan, provincia di Hubei, Cina (Getty Images) 

editoriali

La Cina è il paziente zero dell'inquinamento

Redazione

Il gigante asiatico da solo fa il 60 per cento dell’aumento totale del consumo di carbone. I dati e i dogmi da combattere sull’energia pulita

Belle e brutte notizie sul fronte dei consumi energetici nel mondo del 2021. La prima è che i consumi di elettricità crescono, secondo i primi consuntivi dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), del 6 per cento. Un altro segno di un’economia che nonostante le tante incertezze legate ad una pandemia mai passata ha ripreso a crescere. Cresce anche il consumo di petrolio di un altro 6 per cento con la previsione che nel 2022 potrebbe tornare sopra i livelli pre covid molto vicino ai 100 milioni di barili. E cresce a ruota la domanda di gas del 3-4 per cento.

  

Le brutte notizie vengono dall’analisi di come si è prodotta questa elettricità. Probabilmente saranno sottolineati i nuovi dati relativi alla quantità di nuove installazioni di fonti rinnovabili con una crescita del 6,2 per cento nell’energia prodotta, ma occorrerà riflettere sulla pesante crescita del carbone: 8,6 per cento in un anno. Per capire come mai basta rivolgere lo sguardo ad oriente dove la sola Cina aumenta i suoi consumi elettrici di circa 750 TWh. Per capirci ben più del doppio dei consumi totali italiani (320 TWh). E 500 di questi sono ottenuti col carbone, il che vuol dire che la Cina da sola fa il 60 per cento dell’aumento totale del consumo di carbone.

   

I dati sull’energia primaria non sono ancora disponibili ma come ricorda Alessandro Blasi, dirigente italiano dell’Aie, i fossili pesano per circa l’80 per cento. Come 30 anni fa. Naturalmente le emissioni di CO2 hanno smesso di scendere come nel periodo più acuto del Covid e le previsioni per il 2022 fanno temere il picco assoluto. Il problema è rappresentato dal fatto che la transizione verso una riduzione dei gas climalteranti dovrebbe riguardare l’intero globo, ma quattro quinti di esso hanno fame di energia che accompagni la  crescita economica.

 

Un dato: l’Africa con 1 miliardo e 300 milioni di abitanti è responsabile del 3,5 per cento delle emissioni totali. Destinate a crescere se l’Africa continuerà a crescere. Poi ci sono la Cina, l’India, l’Indonesia. E il modo più economico per avere energia elettrica in grandi quantità e in modo continuo rimane per molti paesi il carbone. Soprattutto con gli attuali prezzi del gas. 

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