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GameStop, populisti di destra e sinistra vanno a braccetto

Andrea Boda

I danni della retorica “popolo contro èlite”, dall’assalto a Capitol Hill alla rivolta contro Wall Street

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Sono stati giorni di “caccia all’orso” in Borsa. Un aggregato di tanti piccoli trader in una “stanza” di un social network (WallStreetBets su Reddit) si è trovato a concordare operatività sulle azioni di due società in strutturale crisi: GameStop (un retailer di videogiochi) e AMC (una catena di sale cinematografiche). Sui titoli delle due società erano presenti molte posizioni ribassiste di un particolare hedge fund, lo scopo del gruppo di piccoli investitori era generare uno “short squeeze”. Questa strategia è stata affiancata da un’altra: acquisto di opzioni call “fuori prezzo” per costringere chi le emette ad acquistare azioni per coprirsi, creando una spirale che consente con pochi capitali di spingere in alto i prezzi (gamma squeeze). Alcuni osservatori si sono fatti prendere dalla retorica della rivincita del popolo contro le élite (in questo caso finanziarie) e dopo aver stigmatizzato l’assalto al Congresso del 6 gennaio, oggi la giovane deputata Democratica Alexandria Ocasio-Cortez si trova a sostenere questa forma di “rivolta” non capendo che la linea che separa i due eventi è così sottile che Ted Cruz, il senatore Repubblicano che cerca di raccogliere l’eredità di Donald Trump, si è affrettato a darle manforte.

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Sono stati giorni di “caccia all’orso” in Borsa. Un aggregato di tanti piccoli trader in una “stanza” di un social network (WallStreetBets su Reddit) si è trovato a concordare operatività sulle azioni di due società in strutturale crisi: GameStop (un retailer di videogiochi) e AMC (una catena di sale cinematografiche). Sui titoli delle due società erano presenti molte posizioni ribassiste di un particolare hedge fund, lo scopo del gruppo di piccoli investitori era generare uno “short squeeze”. Questa strategia è stata affiancata da un’altra: acquisto di opzioni call “fuori prezzo” per costringere chi le emette ad acquistare azioni per coprirsi, creando una spirale che consente con pochi capitali di spingere in alto i prezzi (gamma squeeze). Alcuni osservatori si sono fatti prendere dalla retorica della rivincita del popolo contro le élite (in questo caso finanziarie) e dopo aver stigmatizzato l’assalto al Congresso del 6 gennaio, oggi la giovane deputata Democratica Alexandria Ocasio-Cortez si trova a sostenere questa forma di “rivolta” non capendo che la linea che separa i due eventi è così sottile che Ted Cruz, il senatore Repubblicano che cerca di raccogliere l’eredità di Donald Trump, si è affrettato a darle manforte.

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Se la posizione della deputata cambia a seconda di quale sia il bersaglio della rivolta, probabilmente è rimasta succube del suo stesso motto (“tax the rich”), ma come rappresentante democratico (aggettivo con “d” minuscola, non riferimento partitico) dovrebbe aver più cari certi fondamenti essenziali. Tra questi, senza dubbio, va annoverata la sacralità della “saggezza delle folle”; ovvero il criterio secondo cui l’intelligenza collettiva, formata dalla somma delle spinte individuali, sia alla base del processo evolutivo. E’ uno dei punti in comune tra i mercati e la democrazia, che sulla saggezza delle folle hanno costruito il proprio architrave. Il nocciolo del problema, infatti, è che aggregare l’operatività per creare una sorta di hedge fund “diffuso” (ma non soggetto a regole e controlli come un vero hedge fund) per comprare titoli di scarsa qualità, al solo scopo di forzare i ribassisti all’acquisto, costituisce una manipolazione del mercato, finalizzata a – citando la definizione di market manipulation – “fissare il prezzo di mercato di uno o più strumenti finanziari a un livello anormale o artificiale”. Tutto ciò è stato possibile grazie al nuovo contesto generato dalla strana miscela tra comunicazione via social, elevata inoccupazione, assegni di sostegno a pioggia e piattaforme di trading che somigliano a videogiochi consentendo operatività “allegra” a commissioni zero.

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Dovremmo tutti concordare, inclusa Alexandria Ocasio-Cortez, che un comportamento illecito resta tale indipendentemente da chi lo commette. Non si trasforma in eroismo se è finalizzato a colpire chi non piace (nel caso di specie “i ricchi”). Potremmo semmai chiederci che danno sia per l’interesse comune ciò che accade sui prezzi di una azione. Se ci si pone questa domanda significa che ci sfugge la funzione del mercato regolamentato dei capitali nella nostra economia: la “missione” del mercato è la corretta attribuzione dei prezzi, questo permette agli imprenditori brillanti di reperire capitali a prezzi equi per finanziare le loro idee e di premiare quelle che funzionano meglio. La società liberale ha vinto il confronto storico con altri modelli esattamente perché ha puntato sulla saggezza delle folle sia nella governance pubblica (elezioni democratiche) sia in quella privata (capitalismo). Pertanto è sorprendente che un rappresentante delle istituzioni democratiche faccia spallucce, o peggio festeggi, quando vede la saggezza delle folle violentata. Perché per fare operazioni su base collettiva ci sono gli Organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) che sono soggetti regolati e vigilati, mentre la corsa su GameStop, AMC, Dogecoin e chi più ne ha più ne metta si basa sul fare massa su un’idea “sbagliata” (prendendo una posizione che individualmente non si avrebbe intrapreso).

 

La soluzione? Regole migliori. Perché un altro dei capisaldi delle democrazie liberali sono le regole. Consentire agli operatori di spingersi, come accaduto per GameStop, fino ad aprire posizioni a ribasso per 1,4 volte il numero di azioni esistenti della società stessa espone eccessivamente e probabilmente va ben oltre l’utile mestiere di contribuire a che il mercato realizzi la propria missione. Ma anche sul lato dei piccoli investitori, che seguendo il suono del corno della “caccia all’orso” potrebbero aver comprato azioni a prezzi ultra-gonfiati, va pensato qualcosa per proteggerli. Per esempio, dopo i casi di risparmiatori azzerati per aver sottoscritto coi loro risparmi bond collocati (e spesso emessi) dalla loro banca, sui mercati obbligazionari oggi le emissioni non governative prevedono tagli minimi elevati e uno status di investitore professionale. Regole come queste sono fatte a tutela dei più deboli, non finalizzate a proteggere un oligopolio, ma quando c’è di mezzo la pulsione generata dal denaro, la vista dei populisti di destra o di sinistra si annebbia rapidamente.

 

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