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Editoriali

Sfidare i moralisti sul caso Sinner

Redazione

Se vogliamo impedire ai ricchi di andarsene, tocca chiedersi perché lo fanno

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Dagli al tennista! Il campione sudtirolese Jannik Sinner si è trasferito a Montecarlo per sfuggire alle grinfie del fisco italiano, seguendo le orme dei colleghi Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. E, ovviamente, di molti altri italiani a medio-alto reddito, sportivi e no. La questione, sollevata da un lettore del Corriere della Sera, ha fatto indignare Aldo Cazzullo, il quale trova “amaro” che “nel momento in cui ci sono compatrioti che muoiono nel bagno di un ospedale, altri italiani si chiamino fuori dalla comunità”. Il moralismo è un genere letterario con una certa fortuna, ma raramente fornisce gli strumenti per interpretare la realtà.

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Dagli al tennista! Il campione sudtirolese Jannik Sinner si è trasferito a Montecarlo per sfuggire alle grinfie del fisco italiano, seguendo le orme dei colleghi Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. E, ovviamente, di molti altri italiani a medio-alto reddito, sportivi e no. La questione, sollevata da un lettore del Corriere della Sera, ha fatto indignare Aldo Cazzullo, il quale trova “amaro” che “nel momento in cui ci sono compatrioti che muoiono nel bagno di un ospedale, altri italiani si chiamino fuori dalla comunità”. Il moralismo è un genere letterario con una certa fortuna, ma raramente fornisce gli strumenti per interpretare la realtà.

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Se vogliamo impedire ai ricchi di andarsene, dobbiamo anzitutto chiederci perché lo fanno. La risposta è semplice: il nostro è un paese fiscalmente inospitale. Secondo il rapporto “Taxation Trends” redatto dalla Commissione europea, il fisco si prende in media all’incirca 43 euro ogni 100 di reddito generato: peggio di noi solo la Slovacchia e la Grecia, mentre la Spagna di Rafael Nadal (elevato da Cazzullo a esempio di virtuosità) si accontenta di poco meno del 35 per cento. Non solo: il richiamo alla solidarietà nazionale varrebbe se il gettito delle tasse servisse effettivamente a finanziare servizi di qualità. Ma così non è.

  

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Gran parte di quello che versiamo all’erario va disperso nelle baby pensioni, nelle Alitalie di oggi e di ieri e nel servizio al debito (almeno fino a quando non sarà sassolianamente cancellato). La Sanità deve accontentarsi del 6,4 per cento del pil. Infine, c’è un paradosso. Se Sinner fosse stato monegasco, avrebbe avuto tutta la convenienza a trasferirsi nel nostro paese, per approfittare della tassa fissa da 100 mila euro di cui hanno beneficiato, nel 2019, 421 fortunati (ma che è negata agli italiani). Siamo i primi a fare concorrenza fiscale sleale agli altri, come possiamo lamentarci se gli italiani si comportano verso il loro paese nello stesso modo in cui noi incoraggiamo gli stranieri a comportarsi verso il proprio?

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