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editoriali

La Borsa crolla, il mondo non ancora

redazione

Paura di un’altra ondata e nuovi scandali finanziari, ecco cosa spaventa i mercati

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Non si sa se sul crollo delle Borse di ieri (Piazza Affari ha perso il 3,8 per cento in linea con i listini europei, tutti con cali tra il 3 il 5 per cento, mentre Wall Street ha aperto in forte calo) abbia pesato di più il nuovo, inatteso, scandalo finanziario che coinvolge le maggiori banche d’affari del mondo per una storia di riciclaggio di denaro oppure i timori per una seconda ondata di Covid e i dubbi sulla ripresa economica. Sta di fatto che una giornata così sui mercati mondiali non si vedeva da marzo-aprile scorsi, quando il mondo si era svegliato in preda alla pandemia. Come spiega un’analisi della società di gestione Federated Hermes, la concatenazione di brutte notizie nel fine settimana è stata davvero micidiale: dall’impennata dei contagi in Francia e Spagna alle nuove misure restrittive nel Regno Unito alla crescita delle morti per Covid giornaliere negli Stati Uniti. Un brusco risveglio per gli investitori che vedono allontanarsi le prospettive di rapido recupero del pil, ma che non basta a spiegare un crollo così vistoso e generalizzato delle borse.

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Non si sa se sul crollo delle Borse di ieri (Piazza Affari ha perso il 3,8 per cento in linea con i listini europei, tutti con cali tra il 3 il 5 per cento, mentre Wall Street ha aperto in forte calo) abbia pesato di più il nuovo, inatteso, scandalo finanziario che coinvolge le maggiori banche d’affari del mondo per una storia di riciclaggio di denaro oppure i timori per una seconda ondata di Covid e i dubbi sulla ripresa economica. Sta di fatto che una giornata così sui mercati mondiali non si vedeva da marzo-aprile scorsi, quando il mondo si era svegliato in preda alla pandemia. Come spiega un’analisi della società di gestione Federated Hermes, la concatenazione di brutte notizie nel fine settimana è stata davvero micidiale: dall’impennata dei contagi in Francia e Spagna alle nuove misure restrittive nel Regno Unito alla crescita delle morti per Covid giornaliere negli Stati Uniti. Un brusco risveglio per gli investitori che vedono allontanarsi le prospettive di rapido recupero del pil, ma che non basta a spiegare un crollo così vistoso e generalizzato delle borse.

 

Allora bisognerebbe entrare nel merito dello scandalo che coinvolge colossi della finanza a tutte le latitudini come Hsbc, JP Morgan, Deutsche Bank, Standard Chartered, Bank of New York Mellon e anche Ing e delle rivelazioni dell’International Consortium of Investigative Journalist (lo stesso dei Panama Paper) e del sito BuzzFeed (quello che aveva rivelato i rapporti pericolosi Lega-Cremlino tramite Savoini) secondo i quali queste banche avrebbero condotto transazioni sospette tra il 1999 e il 2017 per 2 mila miliardi di dollari. Ma forse neanche questo basta a spiegare tale ritorno di sfiducia. Allora la spiegazione più probabile è che gli investitori, sempre molto pragmatici, hanno colto la palla al balzo della vicenda bancaria per scaricare un po’ di rischio dai portafogli, come si dice in gergo. Il che, però, si traduce anche nell’attesa che dalle banche centrali e dai governi arrivino nuovi segnali ed entrino nel concreto misure di stimolo come il Recovery fund. La seconda ondata Covid è cominciata, i mercati lo sanno e fanno il loro mestiere.

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