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Editoriali

Dietro la fusione 2.0 tra Fca e Peugeot

Redazione

Dividendo straordinario dimezzato, ma gli investitori premiano Stellantis

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Nelle casse di Exor, la finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli, entrerà la metà del maxi dividendo straordinario previsto come premio per la fusione di Fca con Psa: a conti fatti, poco più di 800 milioni al posto di 1,6 miliardi su un totale inizialmente stimato di 5,5 miliardi e che si è ridotto a 2,9 miliardi per effetto della revisione degli accordi. Eppure, la reazione della Borsa è stata positiva ieri per Exor (il cui titolo ha guadagnato oltre il 6 per cento) e addirittura euforica per Fca, come non si vedeva dai tempi dell’annuncio delle nozze con i francesi (+9 per cento). Il mercato guarda a Stellantis, la nuova realtà che nascerà dalla fusione considerata dagli analisti di Equita una delle poche storie di aggregazione con forti valenze industriali a livello europeo, in uno scenario che sta progressivamente migliorando rispetto ai minimi del secondo trimestre. E Stellantis si gioverà di sinergie industriali che, nel frattempo, sono aumentate a oltre 5 miliardi di euro dai 3,7 miliardi inizialmente previsti, che era già un ottimo risultato per un’aggregazione nell’auto. Non solo. Nel nuovo gruppo ci sarà più liquidità in cassa proprio perché Fca e Psa hanno deciso di rinunciare a una fetta sostanziosa del dividendo straordinario cercando di compensare con la distribuzione in parti uguali delle azioni di Faurecia (produttore di componentistica controllato da Peugeot). Certo, non sarà la stessa cosa perché la compensazione sarà solo parziale rispetto ad aspettative che, però, erano state formalizzate nell’autunno del 2019, quando il mondo era un altro. Ciò che apprezzano gli investitori è il venir meno dell’incertezza (la fusione è confermata entro il primo trimestre 2021) e la prospettiva che Stellantis nasca più forte grazie alla decisione dei suoi soci fondatori di preservarne la solidità finanziaria. Fca e Psa, comunque, se tutto va bene, non si faranno mancare un ulteriore extra dividendo da 500 milioni ciascuno (oppure da 1 miliardo per tutti i soci di Stellantis) da decidere in base alle performance e alle condizioni di mercato. Ma potrebbe arrivare come non potrebbe arrivare, mentre Stellantis è già (quasi) realtà.

 

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