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editoriali

Cdp di stato e di mercato

Redazione

Su Autostrade non è, come dice Gualtieri, un’“operazione di mercato”. Ma lo sembra

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Il ministro dell’Economia Gualtieri è cauto sul dossier Autostrade ma dice che “Cdp sta conducendo il negoziato con Atlantia con piena fiducia del governo”. In audizione parlamentare Gualtieri ribadisce che l’obiettivo del governo è aprire “una pagina nuova del regime concessorio autostradale italiano meno squilibrato a favore del concessionario”. Parole critiche sulla convenzione tra lo stato e Aspi, che fa capo ai Benetton, ma che confermano la volontà di trovare una soluzione di compromesso. Per Gualtieri il governo sta agendo “nell’interesse pubblico che è quello di avere un’infrastruttura moderna, efficiente, le cui tariffe siano corrette e quindi definite dall’autorità indipendente in cui si realizzano investimenti e manutenzione”. Sul resto il ministro ha mantenuto “riservatezza”, tenendo conto del coinvolgimento di società quotate. “Quella che si sta cercando di mettere in piedi è un’operazione di mercato, prospettiva peraltro scaturita proprio da una proposta di Atlantia che ha scritto ripetutamente al governo. Posso dire di essere moderatamente fiducioso, ma l’esito dipende dal complesso negoziato in corso”.

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Il ministro dell’Economia Gualtieri è cauto sul dossier Autostrade ma dice che “Cdp sta conducendo il negoziato con Atlantia con piena fiducia del governo”. In audizione parlamentare Gualtieri ribadisce che l’obiettivo del governo è aprire “una pagina nuova del regime concessorio autostradale italiano meno squilibrato a favore del concessionario”. Parole critiche sulla convenzione tra lo stato e Aspi, che fa capo ai Benetton, ma che confermano la volontà di trovare una soluzione di compromesso. Per Gualtieri il governo sta agendo “nell’interesse pubblico che è quello di avere un’infrastruttura moderna, efficiente, le cui tariffe siano corrette e quindi definite dall’autorità indipendente in cui si realizzano investimenti e manutenzione”. Sul resto il ministro ha mantenuto “riservatezza”, tenendo conto del coinvolgimento di società quotate. “Quella che si sta cercando di mettere in piedi è un’operazione di mercato, prospettiva peraltro scaturita proprio da una proposta di Atlantia che ha scritto ripetutamente al governo. Posso dire di essere moderatamente fiducioso, ma l’esito dipende dal complesso negoziato in corso”.

 

Mentre Gualtieri parlava, il cda di Atlantia ha dato il via libera al progetto di scissione di Aspi con la nascita di “Autostrade concessioni e costruzioni spa”, che dovrebbe segnare la progressiva uscita dei Benetton dal business autostradale con il conferimento della sua partecipazione fino all’88 per cento e l’ingresso di Cdp e di altri investitori, come previsto dall’accordo siglato con il governo a metà luglio. Secondo la struttura dell’operazione su cui le parti si stanno confrontando, sono previste due tappe: la prima, quella dello scorporo e il conferimento della quota da parte di Atlantia, e la seconda con l’ingresso della Cassa depositi e prestiti con la sottoscrizione di un aumento di capitale da 6 miliardi che servirà in parte per ripagare il debito (4 miliardi) e in parte per acquistare la quota residua di Atlantia. L’alternativa, più remota ma non del tutto tramontata, è la vendita diretta della partecipazione dei Benetton. Non è proprio “un’operazione di mercato” come dice Gualtieri, ma neppure la revoca di cui si è parlato a lungo. E’ un’autostrada di mezzo.

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