Il modello Messi è più importante del Mes
Le possibilità della stella del Barça di finire in Italia sono legate a una virtù spesso rimossa del nostro paese: attrarre talenti offrendo condizioni simili a un paradiso fiscale. Cosa può fare il governo per attirare in Italia i Messi dell’economia globale
Sognare si può, no? La notizia del possibile o se volete non impossibile trasferimento di Lionel Messi dal Barcellona di Ronald Koeman all’Inter di Antonio Conte è una notizia che suscita una certa eccitazione non solo per questioni legate al futuro del campionato italiano ma anche per questioni legate più pragmaticamente al futuro del nostro paese. Non sappiamo ancora se il Barcellona asseconderà il desiderio di Messi di far appello a una clausola del suo contratto milionario che gli permetterebbe di liberarsi praticamente a parametro zero. Ma sappiamo invece che le possibilità del sei volte Pallone d’oro di arrivare in serie A sono legate anche a una caratteristica del nostro paese, di cui ha già beneficiato anche Cristiano Ronaldo, che solo quando si parla di calcio assume l’aspetto più di una virtù che di un vizio: la capacità dell’Italia di attrarre talenti offrendo ad alcune categorie di persone condizioni simili a quelle di un paradiso fiscale.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.