Quota 41. La strana alleanza tra Salvini e i sindacati sulle pensioni
Quota 100 si è rivelata per quello che era: un capriccio estremamente costoso e sostanzialmente inutile. Il problema è che non se ne può uscire semplicemente aprendo e richiudendo una porta
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Il pericoloso gioco di prestigio che separa la previdenza dall'assistenza per aumentare la spesa
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Il contributo decisivo del sindacato e dell'opposizione nel disastro sul lavoro
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“Il meno peggio è riformismo”. Intervista al responsabile economico del Pd
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Lavoratori presi per il cuneo: tasse e contributi alti per pagare nuove quote 100
Roma. Il grande flop di quota 100 è sempre più evidente, anche dal punto di vista dei sindacati che martedì prossimo torneranno a incontrarsi con il governo per riprendere il confronto sulle pensioni. Iniziata a febbraio e poi interrotta causa Covid, la trattativa sulla previdenza dell’inverno scorso era incentrata proprio sul “dopo quota 100”: cioè su come sostituire, a patire dal 2022, la misura bandiera di Matteo Salvini varata dal governo gialloverde e conservata da quello attuale.
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