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L'Italia sovranista ha creato le condizioni per rendere l'economia vulnerabile. Guai seri
Considerazioni via Twitter sulle considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco
"Il rischio di una 'espansione restrittiva' non è da sottovalutare; l’effetto espansivo di una manovra di bilancio può essere più che compensato da quello restrittivo legato all’aumento del costo dei finanziamenti per lo stato e per l’economia", ha detto il il governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco analizzando i motivi che appiattiscono la crescita dell'Italia.
Sintesi della relazione del governatore di Bankitalia: il rallentamento dell’economia non riguarda solo l’Italia ma l’Italia sovranista ha creato le condizioni per rendere l’economia vulnerabile, debole e dominata dalla sfiducia - e se si continua così i guai sono e saranno seri
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) May 31, 2019
Considerazione finale delle considerazioni finali di Visco: “Saremmo stati più poveri senza l’Europa, lo diventeremmo se dovessimo farne un avversario”; “e anche per chi risparmia, investe e produce le parole sono azioni e nell’oscurità le parole pesano il doppio”
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) May 31, 2019
Premi per il rischio sovrano: differenziali di rendimento dei titoli di stato decennali di Italia, Portogallo e Spagna rispetto a quelli tedeschi. Houston, abbiamo un problema. pic.twitter.com/n8SOQVZTlH
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) May 31, 2019
Qui Visco fa capire perché, allo stato attuale, per come si stanno mettendo le cose, sarà quasi impossibile disattivare le clausole relative all’Iva, nella prossima legge di stabilità pic.twitter.com/7Dv5tGSTja
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) May 31, 2019
Visco: “Si stima che a parità di altre condizioni, e senza tenere conto degli effetti negativi sulla fiducia di famiglie e imprese, rendimenti delle obbligazioni pubbliche di 100 punti base più alti determinano una riduzione del pil dello 0,7 per cento nell’arco di tre anni”
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Visco: “In Italia il pil è leggermente diminuito nella seconda metà del 2018. Hanno influito negativamente la decelerazione dell’attività in Germania e l’aumento dell’incertezza, che ha risentito dell’acuirsi delle tensioni sui titoli pubblici”
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Visco: “I nuovi vincoli (del decreto dignità) contribuiscono a ridurre la probabilità di rimanere occupati allo scadere di un contratto a termine”
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Visco: “L'aumento dell'incidenza del debito sul Pil potrebbe superare quello indicato nei programmi del governo” (ahi)
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Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.
