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Su Carige la Bce salva i sovranisti euroscettici

Redazione

Dalla propaganda alla realtà. Se la crisi dell'istituto è stata arginata Conte & Co. lo devono solo alla Banca centrale

La prima azione del nuovo capo della Supervisione unica della Banca centrale europea, Andrea Enria, è stata commissariare Banca Carige e metterla in sicurezza dopo il fallimento, il 22 dicembre, di un aumento di capitale utile a migliorare i requisiti patrimoniali. Un flop che stava minacciando la reputazione dell’istituto genovese, arrivato a trattare in Borsa ai minimi storici dopo avere perso l’80 per cento in un anno raggiungendo un valore di mercato di soli 70 milioni di euro, con conseguenze sul comparto finanziario a Piazza Affari. Per la prima volta l’Eurotower prende sotto diretta responsabilità un istituto in crisi dopo che dal 2014 la supervisione è passata dalle Banche centrali nazionali a quella europea. In questo caso si tratta di un intervento preventivo “per stabilizzare la governance e ricercare soluzioni effettive per garantire una stabile sostenibilità” che ha determinato la sospensione del titolo e la decadenza del cda con la nomina di tre commissari tra cui gli ex vertici Fabio Innocenzi e Pietro Modiano e professore dell’Università Luiss Raffaele Lener. Dopo il diniego del primo socio, Malacalza Investimenti, a ricapitalizzare la banca, i commissari dovranno comunque ripristinare i requisiti di capitale. La situazione critica della banca è derivata da una governance turbolenta e da una incompleta pulizia del bilancio dai crediti deteriorati, ma non c’è dubbio che il governo euroscettico Lega-M5s deve alla Banca centrale europea il merito di avere tamponato una crisi bancaria in corso di cui non si stava interessando. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha assicurato di avere grande attenzione per Carige, ma è una attenzione superflua. In primis perché prima non c’era stata e, secondo, perché una soluzione della crisi – che va dalla riduzione del valore delle azioni a una procedura di risoluzione tramite bail-in a seconda di come evolve la situazione – è fuori dalla giurisdizione delle autorità italiane. Se il governo ha un problema in meno di cui occuparsi lo deve ai guardiani dell’euro che tanto ha avuto in odio per propaganda.

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