Foto Imagoeconomica

L'Istat dice che la disoccupazione continua a crescere

Per il secondo mese consecutivo aumentano le persone che cercano lavoro: i disoccupati sono 64 mila. Calano gli inattivi e i contratti a termine 

Il primo segnale era arrivato a settembre, ora l'Istat conferma per il secondo mese la tendenza. Anche ottobre si è chiuso con un aumento dei disoccupati, pari allo 0,2 per cento su base mensile, con il tasso che raggiunge quota 10,6 per cento. In termini assoluti si tratta di 64 mila persone. L'aumento interessa tutte le classi di età, con la variazione più intensa tra le persone che hanno tra i 50 e i 64 anni. E' il secondo mese consecutivo di aumento della disoccupazione, dopo che da settembre 2017 il dato era i costante calo. Di contro risulta in calo il numero delle persone che non cerca lavoro, cioè il tasso di inattivi tra i 15 e i 64 anni: sono 77 mila persone, lo 0,6 per cento in meno del mese scorso. Il tasso di inattività scende così al 34,2 per cento. La disoccupazione che cresce e gli inattivi che calano potrebbero essere due facce della stessa medaglia, ma bisognerà aspettare i prossimi mesi per vedere come si consoliderà il dato. Resta sostanzialmente stabile, invece, il numero degli occupati, con un aumento sul mese di circa 9 mila unità e il tasso che si attesta al 58,7 per cento. 

   

"La stabilità congiunturale dell'occupazione a ottobre – commenta l'Istat – è associata a una crescita della disoccupazione, in aumento per il secondo mese consecutivo, dopo l'ampia diminuzione registrata a luglio e agosto". Come fa notare l'istituto di ricerca, si vedono alcuni segnali anche rispetto alla tipologia di contratti stipulati in favore dei contratti indeterminati: "Aumentano i dipendenti permanenti, mentre si rileva una diminuzione degli indipendenti e dei dipendenti a termine, che registrano un segno negativo dopo sette mesi di crescita. Nella media degli ultimi tre mesi l'occupazione è in calo rispetto al trimestre precedente. Nell'arco dei dodici mesi la crescita occupazionale resta positiva, spinta soprattutto dai dipendenti a termine e concentrata tra gli ultracinquantenni". Un quadro in evoluzione che sicuramente tiene conto del decreto Dignità, convertito in legge ad agosto, ma che ancora deve assestarsi per dare prova dei suoi effetti. 

     

In questa rilevazione, l'Istat corregge inoltre al rialzo i dati relativi al mese di settembre: dal 10,1 per cento stimato inizialmente, il tasso di disoccupazione è invece pari al 10,3 per cento con 2.746.000 disoccupati. 

Di più su questi argomenti: