Se Renzi non rottama il Fiscal compact, la sua è destinata a rimanere ammuina
Detto ciò, prendere di petto Bruxelles e Berlino ha senso? Un girotondo di opinioni
E’ evidente che il Fiscal compact è il nemico esterno che Renzi deve finalmente combattere mostrando quel coraggio che finora non ha avuto. Per farlo deve avere alleati robusti. Gli suggerisco, vista l’ipocrisia francese a prendere di petto i tedeschi, di farlo approfittando dell’occasione più propizia, quella del referendum britannico sull’uscita dall’Unione. I britannici (e Cameron che li rappresenta) sono sempre stati pragmatici e hanno una visione realistica di cosa vada fatto per far ripartire il motore economico europeo: l’Italia ci si allei immediatamente, sostenendo la loro piattaforma di riforma dell’Unione. Ma è anche ovvio che Renzi deve mostrarsi più credibile, per evitare l’appellativo di opportunista che si sta appiccicando addosso. E anche qui basterà imparare dai britannici quali sono le riforme che contano e farle proprie: la spending review è la più ovvia. Fino a quando (come ha fatto Renzi sinora) continueremo a sprecare risorse, tagliando gli investimenti pubblici invece degli sprechi, siamo destinati a contare nulla sullo scacchiere europeo e globale, relegati alla serie B della geopolitica.
Gustavo Piga è Professore di Economia, Università Tor Vergata di Roma